Il vecchio cameriere
sovverte la matematica
prestigia spartizioni di mance
avaro come Giuda
magnaccia di sorrisi
ognuno prostituito
a mano filigranata
Alchimista il cuoco
rende leccornie rare
con spezie litigiose
ultime frattaglie
a clienti masochisti
Ai distributori di carburante
ultimi residui pregiati alla calma
ultimo vino sulla feccia
abbevera motori assetati
di lì a poco a tossire e zoppicare
e i cavalli imitano canguri
strappano ai cavalieri assensi
omaggiati alla sorte
Da lontano
tra curiosità e dubbi
a fine esodo
in un carnevale muto
paiono necrologi
affissi a vetrine
scritte… chiuso per ferie
Carta vetrata su asfalto
secche foglie gobbe
immolate a vedette
grattano impronte mentali
polvere a ricordi illusi indelebili
e già divorati da altre mete
Uccelli stanziali
danzano presagi sui rami
ringraziano l’autunno selettivo
frusta con lingue fredde migrazioni
che lasciano meno bocche da sfamare
Si riaffacciano panni alle finestre
bandiere multietniche
salutano autoctoni liberati
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Da:Destini E Presagi
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michael santhers