Clientelismo: antico come....

.... gli ETRUSCHI!

da un libercolo divulgativo sugli Etruschi è venuto il mio istintivo stupore per quanto segue: ....sempre nelle tombe riusciamo così a capire che ogni citàà è in mano a un "principe", quello che i latini conoscevano come "lucumone", riprendendo la parola etrusca "lauchume", che identifica il sovrano assoluto di una comunità. Accanto a lui, anche se in posizione politica subordinata, troviamo i membri delle alte famiglie ricche della città o del villaggio, gli aristocratici. la popolazione restante è estromessa di fatto dal potere e non le resta altro da fare che raccogliersi attorno a quessti gruppi aristocratici, in attesa dei benefici e dei favori che i potenti sono in grado di fare loro, garantendo in cambio una disponibilità e una fedeltà assolute.
Si tratta del sistema basato sulla clientela, poichè "clientes2 erano chiamati questi personaggi di rango inferiore che gravitavano attorno ai signori per chiedere favori. questa società oligarchica, peraltro, si regge proprio sulla presenza di questi "clienti" che costituivano il nerbo produttivo della comunità.
I "clienti2 non sono schiavi, nel senso che godono di tutti i diritti e le libertà politiche, semplicemente non sono in grado economicamente di concorrere con le famiglie più ricche e perciò non hanno un ruolo politico particolarmente attivo. Essi garantiscono se sstessi e i propri interessi appunto grazie all'appoggio dei più abbienti, i "patroni", che a loro volta basano il loro prestigio e il loro potere sul numero di clienti e sulla loro capacità di appoggiarsi. Dunque si tratta di una sorta di circolo vizioso in cui i ricchi hanno necessità dei subalterni e viceversa, secondo una logica che tende a perpetuarsi, ingigantendo sempre più il solco che separa i due gruppi, rendendo sempre più ricchi i potenti e sempre più subalterni i poveri.


.... mi stavano simpatici gli etruschi, e forse perdura il fascino che su me emanano malgrado tutto, ma certo che ci hanno lasciato una eredità.......
e però, malgrado tutto, io trovo che essi fossero in un certo qual modo migliori di noi: almeno a quell'epoca il mondo era bambino! Si risentiva ancora dell'influenza e del retaggio dell'antico sistema economico del baratto!.... ma ora, noi, in quest'epoca.... che vergogna! Non siamo ancora cresciuti per nulla! O no? Dite, dite!

Ciao, magnifica moderatrice gattofila!

Sky

Mh... non è una buona eredità, in effetti. Ma possiamo consolare il nostro amore verso gli Etruschi pensando che se non avessero inaugurato loro il sistema, probabilmente ci avrebbero pensato altri... Dev'essere una delle leggi di Murphy, o un qualche inevitabile corollario: se una cattiva invenzione deve essere ancora inventata, sicuramente qualcuno prima o poi ci riuscirà Del resto, siamo da molto tempo in regime di plutocrazia.
Però non so se sono d'accordo con la visione di un mondo bambino più ingenuo, in qualche modo più pulito. Credo che ai nostri giorni si facciano esattamente le stesse cose che si facevano agli albori della storia, solo che adesso le chiamiamo con altri nomi, e naturalmente siamo molti di più. Mi piacerebbe però sapere se schiavitù, prevaricazione, corsa alla ricchezza e così via esistessero anche in epoca antecedente all'inurbamento... se sì, allora vorrebbe dire che sono pessime abitudini insite nella nostra natura umana. Ma se si fossero manifestate solo in seguito, allora potrebbero essere conseguenza della vicinanza delle moltitudini... Non che in realtà ciò cambi un pelo in quello che accade: siamo troppi per pensare di allontanarci gli uni dagli altri per renderci migliori. Però è vero che la vicinanza forzata col nostro prossimo scatena spesso i nostri istinti più bassi...

Miao, cielo stellato! Bello vederti splendere qui