gothimpressionsoflove (poetry in motion)

L'ideale è una menzogna.
La bellezza no.

Bravi entrambi

Gran bell'effetto estetico e sonoro ma... riflette in me il vuarierismo che nello specifico non trova in me adepto. Ciò detto, amo la totale piena condivisione di chi i miei occhi cerca, sceglie. Non vorrei mai che i miei occhi rimanessero imprigionati in una serratura. La bellezza (come dice Amarganta), no e l'ideale una menzogna, la perenne sofferenza di chi aspira quasi sempre all'impossibile.

Devo dire, comunque, che l'effetto è splendido.

Devo dire onestamente che non ho capito una pizza del tuo commento. Ma il testo, la poesia, l'hai letta o hai guardato solo le figure?

Sai, io non ho mai avute certezze né spero di averne. Qualche volta, quando trovo qualcosa di molto interessante, mi soffermo e cerco di capire. Come nel caso della tua poesia.

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"...è il mio occhio imprigionato
nel buco della serratura"

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La poesia così si conclude, giusto? ma tranquillo l'ho letta tutta con molta attenzione. La mia interpretazione potrà anche essere errata ma questo non ti autorizza a così esprimerti: "Devo dire onestamente che non ho capito una pizza del tuo commento. Ma il testo, la poesia, l'hai letta o hai guardato solo le figure?"

La pizza è alimento che apprezzo. Molto ma molto meno un lessico sgradevole ed ineducato.

Amarganta, come ho sottolineato ha scritto: " L'ideale è una menzogna.
La bellezza no. Io ho voluto aggiungere al commento di Amarganta - che condivido - solamente una mia personalissima interpretazione alla poesia che, ripeto, ho letta attentamente.
e nel caso non avessi compreso il tuo pensiero, questo, ripeto, non deve indurti ad espressioni sgradevoli, giusto per usare un eufemismo.

Letterato

Ma espressioni sgradevoli di che tipo? Dirti che non ci ho capito una pizza di ciò che hai scritto non è certo offensivo, è un modo di dire per nulla maleducato, non sarà italiano perfetto ma questo è un altro discorso. Se poi non ti garbano "i miei modi espressivi" non sei obbligato a leggermi e tantomeno a commentarmi, perchè ti informo, questo è il mio modo di parlare e non lo cambio certo per compiacere te.
Informati un pò in giro e vedi se sono un maleducato o una persona in grado di dialogare in maniera civile.

Questo lo hai scritto tu:
"vuarierismo"
ma dove lo vedi il "vuarierismo" in questa mia? E' ovvio che ad una affermazione simile sono portato a credere che hai letto solo gli ultimi due versi, staccandoli completamente dal resto del discorso che è: ma la donna ideale deve essere per forza bella o i criteri di valutazione sono altri, che l'autore non riesce ad elaborare a causa della sua immaturità? E soprattutto, esiste una donna ideale o la donna ideale è solo quella del momento? Testo e immagini strettamente correlate in questo filmino, e l'occhio simboleggia l'incapacità a "scegliere".

"vuarierismo" mah...

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Informati un pò in giro e vedi se sono un maleducato o una persona in grado di dialogare in maniera civile.

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Veda, quanto riportato sopra è una sua affermazione e, come tale, è esplicativa della mia risposta a commento della sua poesia. Che ogniuno abbia un modo di esprimersi è cosa lapalissiana ma il modo che si usa differenzia le persone. Lei ne usa uno io un altro. Questione di garbatezza. Intanto (è evidente che è un suo limite ) dice: maleducato mentre io, volutamente e scientemente ho usato l'aggettivo ineducato e se lei non ne conosce la differenza non è problema mio come non lo è quello che po' si scrive mettendo l'apostrofo e non l'accento. Po' sta per poco e in tutte le parole dove si tronca la seconda parte della parola; in questo caso si elide co. Anche questo, come ben capirà, differenzia il modo di spiegarsi e - è evidente - che solo la conoscenza e la prassi giornaliera di un lessico corretto possono mettere in condizione di non sentirsi né offesi nè altro. Il suo modo di esprimersi non mi ha offeso ma certamente è modo che non mi aggrada a prescindere. Chiedere in giro di lei? e perché mai? mi basta leggerla! Questo è uno di quei classici casi kafchiani dove la scrittura, come dice Kafka: "tiene sospeso il giudizio" in attesa che la persona che ha espressa una opinione abbia a meglio significarla in diverso contesto.
In ultima analisi desidero farle notare che, (rilegga con attenzione) uso coniugare sempre al condizionale proprio perché non ho mai certezze. Il condizionale, quindi, esprime una considerazione sempre opinabile. Che lei sia persona assolutamente civile non è in discussione ma quando si scrive, e soprattutto a persona che non si conosce, la parola scritta fa testo. Io non mi rivolgo mai a nessuno se non ad un amico dicendogli che non ha capito una pizza. Noi lo siamo? no. Questione di stile, mi creda. Quante volte di un libro letto si sentono pareri tanto discordanti quanto incredibilmente distanti dal pensiero dell'autore? E' la normale legge di chi, scrivendo, si pone nella posizione di essere giudicato. Ciò detto mi sembrerebbe capzioso continuare.

La saluto

Letterato
Modificato da Letterato 10/04/2006 23.51

Caro Letterato (o devo chiamarti Vincenzo?),
no, non siamo amici (incontro parecchie difficoltà a stringere amicizie basate su qualche commento in un forum) è però vero che ci conosciamo da svariati anni oramai e, ma non vorrei sbagliarmi, hai iniziato tu a lasciare i commenti sotto le mie poesie quando mi firmavo "the damned poet" dandomi del tu, perciò non ritenevo offensivo dire sinceramente a una persona "in maniera confidenziale" che non ho capito una pizza di ciò che ha scritto (gira che ti gira di questo stai parlando, questa è la grave offesa). Ineducato o maleducato per me non fa grande differenza: è del tutto inutile prendere le distanze come fai tu passando al "lei" se poi ti permetti di giudicare gli altri da un'espressione (che continuo in ogni caso a non trovare offensiva) e di voler imporre la tua dialettica.
Per quel che riguarda la poesia, "giudicare" è un verbo poco consono per chi come te non ha l'accredito di farlo, al più ti passo di poter esprimere un parere. Quando però passi a dare un'interpretazione, allora credo sia nel pieno diritto dell'autore correggere le imprecisioni. Se poi l'interpretazione risulta essere addirittura Farneticante, l'autore ha pure il diritto di chiedere: ma che pizza stai dicendo?
Se poi tutto questo discorso non ti aggrada, il web è piuttosto grande, chissà, magari in giro trovi qualcuno che la pensa come te e magari ti si rivolge anche col plurale majestatis, però ti prego, evita di venirlo a dire a me in che modo devo rivolgermi alla gente.

Passo e chiudo

PS - Non so dirti esattamente secondo la netiquette chi è più "ineducato" tra due persone delle quali uno, usa il termine "pizza" e l'altro gli vorrebbe imporre il galateo dall'alto della sua preparazione culturale.

Spero davvero che tutto si fermi a questa mia ultima replica; almeno per me è e sarà così. Ben volentieri mi fa piacere tornare al tu. Fino a che non ho letto il tuo ultimo reply non sapevo, credimi, che tu fossi The dmned poet. Nessuno me ne ha mai parlato od accennato né sono affari miei il perché tu abbia cambiato il nik. Io non l'ho mai fatto né mai lo farò. Se ne avessi avuta conoscenza ti avrei, in ogni caso, salutato con cordialità a prescindere dal mio intendere su quello che trovo scritto nei forum.
Quando ho usato il verbo giudicare l'ho fatto a conclusione e sui generis e mi riferivo (rileggi bene) alla scrittura in generale tanto è vero che ho preso ad esempio un libro sul quale ogni lettore avanza critiche o apprezzamenti.

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Per quel che riguarda la poesia, "giudicare" è un verbo poco consono per chi come te non ha l'accredito di farlo

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...è questa sopra riportata una frase di gradevole lettura? o forse rappresenta la condizione di chi, stizzito, tenta un'offesa? In ogni caso tutto ciò non sarebbe accaduto se con molta umiltà avessi accettato un innocuo commento ad un post che, francamente, ho trovato gradevolissimo esteticamente.

Ora che ho appreso che sei Damned, ti saluto molto cordialmente in piena sincerità e...ti prego, lascia che democraticamente sia libero di scegliere link e forum che desidero visitare. Tu ricordi bene il mio nome oltre che il nik ma io oltre il nik non ho mai conosciuto il tuo.

Molto cordialmente

Vincenzo
Modificato da Letterato 11/04/2006 1.24