Una vecchia canzone e scenette

Entro di corsa in Taverna e chiamo a gran voce:
<< Nonna... nonna! >>
La nonna fa capolino dalla cucina e io le corro incontro:
<< Guarda nonna, ho portato un disco... un'altra vecchia canzone!
Vuoi ascoltarla con me? >>
Nonna risponde di sì con un bel sorriso e io le stampo un bacione
sulla guancia.
Vado al giradischi, posiziono il disco ma, prima di avviarlo, mi
avvicino nuovamente alla nonna, rimasta in attesa.
<< Beviamo un calice di vino, nonna? Un vinello adatto alla mattina! >>
Nonna sorride ancora e prende due calici, una bottiglia da sotto il bancone
e, stappatala, versa il liquido chiaro di un buonissimo vino bianco
nei calici. Facciamo CIN CIN.... e ne beviamo un sorso.

Ritorno al giradischi ed avvio il vecchio disco e la musica si espande
nel locale....
La bella voce del cantante risuona e noi... ascoltiamo rapite


Il cuore mio indiscreto
pace ancor non si dà,
sempre sveglio e inquieto
non si rassegna alla sua età
oggi m'ha ricordato in gran segreto
una signora di trent'anni fa.

Nel millenovecentodiciannove
vestita di voile e di chiffon
io v'ho incontrata non ricordo dove
sul corso oppure a un ballo cotillon.

Ricordo gli occhi... gli occhi solamente
segnati un po' con la matita blu
poi vi giurai d'amarvi eternamente
vi chiamavate.... non ricordo più.

La vita mia è perduta
se l'amor se ne va
oggi il mio cuore che non muta
che non si piega alla sua età
cerca la sua signora sconosciuta
la sua signora di trent'anni fa.

Ricordo il primo bacio che v'ho dato
tremando d'emozione e di passion
un bacio lieve, timido, posato
su quei capelli corti alla garçon.

Poi vi condussi... non ricordo dove
e mi diceste... non ricordo più
nel millenovecentodiciannove
vi chiamavate forse... gioventù.


Mi avvicino alla nonna e cingendola fra le braccia la trascino in un giro
di valzer... lei ride e scuote il capo, ma a mezza voce canta:

Ricordo il primo bacio che v'ho dato
tremando d'emozione e di passion
un bacio lieve, timido, posato
su quei capelli corti alla garçon.


Ah, nonnina! sorrido io... il cuore non muta!

Beviamo il resto del vino, rilassate e contente!

La saluto e, lasciato il disco al suo posto, in caso nonna voglia
riascoltarlo, mi avvio all'uscita.
Sulla porta però mi fermo, mi giro e dico a nonna che mi sta seguendo
con occhi sorridenti:

<< Nonna, desidero tanto un bel piatto di gnocchi al ragù di carne!
Quei gnocchi di patate che sai fare tu, nonna! Si sciolgono in bocca.... Che dici, posso averli? >>
<< Certo >>, risponde nonna, << il ragù è già fatto, torna a mezzogiorno
e troverai tutto pronto! >>

Che cara nonnina... le mando un altro bacio dall'uscio.
Chissà... forse mi permetterà anche di versare sugli gnocchi una
bella spolverata di formaggio grattugiato, zucchero e cannella in polvere,
come li mangiava mia mamma! Sono sicura che nonna è indulgente....