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LIPIKA - Biglietti dall'India - di Rabindranath Tagore

Ultimo Aggiornamento: 01/11/2009 09:35
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Il sentiero



1



Ecco il sentiero che, dopo aver attraversato il bosco e auperato il prato, è giunto sino alla riva del fiume, per interrompersi vicino a quell'albero di Bot (*), Che ombreggia il traghetto in rovina. Al di là del fiume ricomincia tortuoso verso un villaggio, costeggiando campi di lino, passando accanto allo stagno fiorito di loti, incrociando la strada principale, su cui si snoda la processione preceduta dal sacro carro (**), verso chissà quale destinazione sconosciuta.
Molte persone ho incontrato lungo questo sentiero! Alcune mi hanno accompagnato, altre preceduto, altre le ho vedute solo da lontano; alcune le osservavo come da dietro un velo, altre distintamente; alcune erano lì solo per attingere acqua con le brocche.


(*) Bot: pianta della famiglia delle acacie, dal legno molto duro, che ama vivere vicino ai corsi d'acqua.
(**) Un carro serve come altare alla divinità, nella festa sacra detta appunto « del carro ». Questo carro solitamente viene portato di villaggio in villaggio, ricoperto di fiori, ricevendo durante la processione l'omaggio del popolo.



2



Con la sera è calato il buio. Un tempo pensavo che questo sentiero fosse a mia disposizione per sempre, e ora m'accorgo che mi è concesso percorrerlo una sola volta.
Dopo aver attraversato il giardino dei limoni, la riva dello stagno, il traghetto, la piccola isola del fiume, la capanna del venditore di latte, e dopo aver oltrepassato il silos del grano, non posso più tornare indietro non posso illudermi di far ritorno in quella casa dove pensieri, parole e visi mi sono noti.
Il sentiero che percorro mi porta in avanti e ritornare sui propri passi è impossibile: quando oggi alla fine del giorno mi sono voltato per guardare il tratto che avevo percorso, mi è parso segnato da impronte perse nella polvere e dal canto del distacco dei viandanti-musicisti, che da sempre lo percorrono.
Quell'intrico di tracce da oriente a occidente procede verso l'infinito, sia nell'una che nell'altra direzione.



3



Curvo sulla polvere del sentiero per ascoltare le infinite storie lì imprigionate da tempo immemorabile, non sento nulla: il sentiero rimane silenzioso nelle ombre della sera.
E anche se chiedo dove sono mai i tormenti e i desideri dei viandanti che passarono, il sentiero rimane silenzioso: solo lo vedo serpeggiare da oriente a occidente.
E anche se domando dove si diressero i passi degli sconosciuti che lo percorsero, il sentiero resta muto: forse non conosce neppure la sua fine, e non sa dove si sono persi i fiori che caddero, i canti che morirono né dove, al di là delle strade, si celebra perennemente la festa del dolore incessante.







[Modificato da auroraageno 10/01/2008 06:05]

_________Aurora Ageno___________
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