Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

LIPIKA - Biglietti dall'India - di Rabindranath Tagore

Ultimo Aggiornamento: 01/11/2009 09:35
OFFLINE
Post: 18.763
Post: 11.136
Registrato il: 02/08/2007
Amministratore
Utente Gold
28/01/2008 06:44



Il quadro



1


Gli abitanti della città dove Aviram viveva, dipingendo quadri raffiguranti gli dèi, lo conoscevano come artista e straniero.
A volte Aviram così pensava: « Ora sono povero, io che un tempo vissi nell'agiatezza, ma non m'importa. Di giorno e di notte penso sempre al mio Dio, ho quanto mi basta per vivere e in molte case, grazie a Lui, con i miei dipinti gli edifico un tempio. E' un onore di cui nessuno può privarmi ».
Un giorno morì il ministro generale dello stato. Il re invitò a corte uno straniero, e lo nominò suo nuovo ministro. Tutta la città quel giorno fece festa, tranne Aviram che non riusciva a toccare il pennello.
Chi era il nuovo ministro?
Il padre di Aviram un giorno aveva raccolto un bimbo lungo la strada e lo aveva educato come se fosse suo figlio. La fiducia che aveva riposto in lui, ancor più che nel suo stesso figlio, era in seguito divenuta lo strumento con cui egli l'aveva spogliato di tutto. E ora proprio lui era divenuto ministro di stato.
Lo studio di Aviram era anche il suo luogo di preghiera. Quel giorno egli entrò nella stanza e giungendo le mani così pregò: « Signore, ti ho forse pregato ogni giorno raffigurandoti con linee e colori per giungere a questo? Un simile insulto è forse la tua ricompensa? ».


2


Poi giunse la festa del carro. Quel giorno una gran folla andò da lui per comperare i suoi dipinti. Venne anche un ragazzo, attorniato da molti servi. Scelse un quadro e disse: « Vorrei acquistare questo ».
Aviram chiese a uno dei servi: « Chi è questo giovane? ».
Il servo rispose: « E' l'unico figlio del nostro ministro ».
Aviram coprì allora il quadro con una tela e disse: « Non lo vendo ».
La sua risposta rese il ragazzo insistente, ma non ci fu nulla da fare. Tornò a casa molto triste e non mangiò nulla.
Il ministro allora inviò al pittore una gran quantità di monete d'oro, ma la sua offerta venne respinta. « Quanta superbia! » disse.
Quanto più le richieste per quel quadro si facevano pressanti, tanto più Aviram gioiva: « Ecco la mia vendetta ».


3


Di mattina, appena alzato, Aviram incominciava subito a dipingere. Era quella la sua preghiera e altre non ne conosceva.
Un giorno però si accorse che non era più in grado di farlo come un tempo. Si sentiva diverso: non riusciva a concentrarsi, avvertiva nel cuore come una ferita tormentosa.
Ogni giorno quel mutamento, all'inizio impercettibile, diveniva più profondo. Finalmente ne comprese l'origine, tremò e disse a se stesso: « Ho capito ».
E si accorse che col trascorrere dei giorni il volto di Dio nei suoi quadri somigliava sempre più a quello del ministro...
Buttò via il pennello e disse: « Ha vinto il ministro ».
E quello stesso giorno andò da lui, portandogli quel quadro che suo figlio aveva desiderato acquistare.
Il ministro ne chiese il prezzo, ma Aviram rispose: « Questo quadro mi ha distolto dal mio Dio: io potrò ritrovarlo solo regalandovelo! ».
Il ministro naturalmente non fu in grado di capire.








_________Aurora Ageno___________
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi


Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:11. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com