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 23/06/2008 01:03 | |
A MARIA DI NAZARETH
Maria, lo so che sei la madre di tutti noi, che Gesù dalla croce ha voluto affidarti anche me e che mi hai accolta e sono tua figlia pure io.
Sono nata l'8 dicembre, ed è una festa immensa, nella quale si ribadisce come dogma di fede che quando hai concepito il tuo bambino eri pura e immacolata, mai sfiorata da mano d'uomo. Mi hanno dato il tuo nome perchè tu mi proteggessi durante la mia vita mortale, nonostante ciò io ti prego poco. Sarà perchè, mi dico, non hai fatto molta fatica a diventare la madre del Messia, avevi tutto: Dio Padre aveva voluto che tu nascessi senza peccato, hai probabilmente, avuto una grandissima fede nel Dio d'Israele e quindi era già predisposto che rispondessi "si" alla chiamata.
Ma, mentre scrivo, mi rendo conto che tu eri poco più di una bambina che st è assunta un compito tremendo.
Far nascere, allevare e custodire il Figlio dell'Uomo.
Chi ci avrebbe creduto? Avevi angeli e segni eppure io non so se ce l'avrei fatta a fidarmi così ciecamente come hai fatto tu.
D'accordo, avevi la parola di Dio, ma dopo la nascita di tuo figlio, hai continuato a lavorare, pulire, preparare da mangiare, stirare, asciugare il pianto di Gesù, accudire tuo marito, così come tutte le donne della tua Nazareth. Cos'era cambiato per te? Nulla! E sapevi che Gesù, tuo figlio e nostro slvatore, l'avrebbero ucciso in quel modo; sotto la croce tu c'eri e non posso pensare ad una sofferenza più atroce che vedere il proprio figlio che muore, specie se innocente e ucciso in quel modo, come un malfattore.
Nemmeno allora hai dubitato in cuor tuo? Hai sempre continuato ad avere fede? Tu sai che il legame che mi unisce a Gesù è fortissimo, io lo amo con tutto il cuore, quando sto male, quando tutto sembra crollare, allora piangendo lo supplico e mi arrabbio pure con lui, a volte lo minaccio, per poi tornare come prima perchè senza il suo aiuto non posso vivere. Il rammarico che mi opprime è che ho trasgredito alla legge di Dio: ho sciolto un vincolo che doveva rimanere eterno; Dio è misericordia si, ma anche giustizia. Ti affido il compito di intercedere per me presso di Lui.
Un'altra richiesta fa' che possa essere una madre come tutte le altre, ho sofferto molto e sto soffrendo ancora, sai cosa sta succedendo nella mia famiglia, continuo a causare dolore alle mie figlie e ai miei genitori, loro non hanno nessuna colpa, aiutami a guarire, sono la loro guida, ma ammalata sono solo un'invalida, una che ha sempre bisogno di aiuto e non può donarne agli altri.
Ed il mio cuore è gonfio d'amore per il mio prossimo, ma se tutto è nero attorno come potrò donare luce a chi me la chiede? Fammi tornare com'ero una volta, una brava mamma, una brava figlia e levami il rancore che ho ancora dentro per Francesco, ciò che è stato è stato, inutile rinvangare il passato.
Se il disegno di Dio, per me, è diverso ti prego di aiutarmi a sopportare la mia croce ed ad essere migliore di come sono.
Ti voglio bene, MARIA, madre e amica mia.
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