Domenica 22 giugno Santa Cresima di 14 ragazzi
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Vangelo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».
Riflessione del Vescovo:
Gesù ci presenta un invito, quasi un imperativo a NON AVERE PAURA, al quale seguono le ragioni per cui la fiducia deve prendere nel nostro cuore il posto della paura.
La prima ragioneè che, se anche ora il bene sembra oscurato dal male, ci sarà un capovolgimento totale e vedremo, nel trionfo di Cristo, il trionfo di tutti quelli che hanno scelto di compiere il bene. Ecco perché i seguaci del Maestro sono incoraggiati ad annunciare Gesù con fede e fiducia.
Dopo la prima esortazione a non temere, Gesù aggiunge che non vi è nulla di nascoato che non sarà svelato. È vero che in questa vita non sempre la verità viaene a galla, anzi, a volte la verità sembra come quei fiumi che la terra inghiotte e non sappiamo dove riappariranno. Tuttavia non sarà così nel giudizio finale, dove gesù afferma che tutti i segreti saranno svelati. “Ricordati dove sei stato e che cosa hai fatto di nascosto, allora lo vedrà tutto il mondo. Come ti sentirai allora in quella circostanza?”
Certo può risultare difficile da vivere nella quotidianità, il fatto di sapere che ogni nostra parola, azione o desiderio viene soppesato davanti alla giustizia di Dio. In tal senso è utile considerare che la tradizione cristiana insegna, in concordanza con la Bibbia, che il timore di Dio è l’inizio della saggezza, un inizio il cui progresso va verso la carità.
E come sarà il giudizio finale? È giudizio di Cristo e dei suoi santi.è giudizio di quel Cristo che si è consegnato per me all amorte di Croce, dello stesso Cristo che è nostro avvocato presso il Padre e che ha chiesto perdono per i suoi carnefici, perché “non sanno quello che fanno”.
Allora potremmo render pubblici tutti i nostri segreti con la gioiosa letizia che ci comprenderanno e ci guarderanno con simpatia.
Le nostre mancanze costituiscono una bella realtà nella concezione cristiana.
Sappiamo dalla scrittura che s. Pietro ha rinnegato Cristo, eppure non è più un fatto che lo comprometterebbe davanti a tutti, ma è manifestazione della misericordia divina ricevuta con gratitudine.
San Paolo non nascondeva a nessuno che prima della conversione odiava Gesù. Sant’Agostino scrisse lui stesso dei suoi peccati nelle Confessioni. Ciò che era segreto è divenuto pubblico e nessuno è più offeso. Allora quando si dice che alla fine dei secoli tutti i nostri segreti saranno rivelati e quando questo ci fa paura, il timore deve essere completato dalla speranza in Gesù che in quel giudizio si realizzerà in un ambiente di una reciproca confessione, ammissione e nell’Amore misericordioso di Dio.
Se durante la vita saremo ricorsi a questo Amore con umiltà e fede, con desiderio di essere sempre più purificati per poterLo amare sempre più fino a quando con Lui ci incontreremo.
Signore fa che io sia come bambino che vive sempre alla presenza di un Padre che lo ama con tenerezza e misericordia.
Per riflettere… e pregare
- Il Parroco e il Consiglio Pastorale Parrocchiale.-
Siamo ancora nel mese dedicato al Sacro Cuore. Il uore di Gesù ci trasmette il messaggio fondamentale del cristianesimo: Dio è Amore.
Facendosi uomo, Dio ha voluto amarci con un cuore come il nostro, cioè umano. Gioisce nel donarci Amore ed è felice quando lo contraccambiamo. Nel medesimo tempo soffre per l’indifferenza, il disamore, il disprezzo di tanti cuori induriti nel male.
Il Cuore di Gesù ci invita alla fiducia. Non dobbiamo avere paura di Dio, perché per noi è Padre e Madre, Fratello e Amico.
Ci ama al di là di ogni nostra immaginazione. Da quel Cuore divino possiamo ottenere tutto, purchè sia per il nostro e l’altrui bene.
Bussiamo senza timore al Cuore di Gesù traboccante di Amore per ognuno di noi.
“Il mio cuore è ripagato solo con ingrtitudine e trascuratezza da parte delle anime che vivono nel mondo. Hanno tempo per ogni cosa; per venire da me a predere le grazie non hanno tempo” (Gesù a Santa Faustina).
Meditiamo le parole che Gesù ha rivolto a S. Margherita Maria Alacoque, apparendole con il suo Cuore su un trono di fiamme, più luminoso del sole, con la ferita aperta dalla lancia nel costato, circondato di spine e sormontato da un acroce:
“Il mio Cuore divino è così appassionato d’amore per gli uomini e per te in modo speciale, che non potendo più contenere in sé le fiamme della sua carità ardente, deve spargerle per tuo mezzo”.
Gli uomini hanno spesso paura di Dio e, come i nostri progenitori, fuggono a nascondersi quando sono neeccato. Invece del santo timore che li spinge alla santità, coltivano un timore carnale, ch euccide la confidenza e la fiducia.
Ma Gesù ci ama tutti, in modo speciale quando ci vede fragili, spiritualmente malati e in balia del potere delle tenebre. (la pecorella smarrita – il figliuol prodigo –c.f.). il suo Amore è un fuoco straripante che desidera avvolgerci, purificarci, riscaldarci e guarirci.
Non vergognamoci di ripetere spesso: “dolce Cuor del Mio Gesù, fa’ ch’io t’ami sempre più”.
Oggi, nel giorno della Cresima e il conseguente ricevimento dell Spirito Santo mandato da Gesù per Amore, lasciatevi, lasciamoci invadere dal suo Amore e rivolgiamo a Lui il nostro amore, amore di piccoli uomini ma grandi per il Cuore di Gesù.
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Oh Uomo! conosci te stesso! (Oracolo di delfi)