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perchè crediamo

Ultimo Aggiornamento: 22/08/2008 15:38
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07/08/2008 09:43


Cercherò di rispondere come posso, Dem, pur senza dover "distaccarmi" dalla fede.

Durante la precedente esposizione del mio pensiero ho trascurato molte cose, certo. Una di queste è quella di dire che, parlando della religiosità naturale (presente in qualche misura anche oggi, pur con la fede) con il tempo la conoscenza dell'uomo ha fatto passi da gigante ed egli non ha più avuto bisogno di spiegarsi i fenomeni naturali come manifestazioni di divinità varie. La scienza e la conoscenza hanno avuto grande incidenza nel pensiero umano ed è stato un bene, di per sé: sono convinta che Dio stesso favorisca le nostre scoperte in ogni campo, proprio perché ci ha creati dotati di intelligenza in grado di svilupparsi e di apprendere. Egli è felice del nostro progredire. Egli "vuole" la nostra piena realizzazione di esseri umani, ma tenendo conto di qualcosa molto importante.
Ho detto sopra che noi siamo portati a farci un idolo di qualsiasi cosa, e tutti questi idoli sono, in fondo, a servizio del grande idolo che siamo noi stessi. Ciascuno di noi serve degli idoli (cioè si inchina e offre tributi a varie cose: es. il denaro, la salute, la famiglia, gli affetti, il lavoro, il successo, l'automobile, la carriera, l'apparire, la sessualità, ecc., ed anche sono idoli ai quali offriamo tributi la cultura, la scienza, la tecnica, l'arte, la ragione stessa, l'intelligenza.) Tutto ciò che anche di buono ci si presenta noi ne facciamo un valore tanto importante da sacrificargli il vero valore primario: il nostro essere uomini, dotati di intelligente coscienza; e liberi, liberi dal dominio degli idoli su di noi il cui servizio ci fa commettere ogni sorta di ingiustizie e magari di nefandezze, liberi dall'idolone enorme che è il "me", io stesso, per ognuno di noi e al quale, come dicevo poco fa, tutto è orientato.
Voglio dire: noi cerchiamo la felicità, cerchiamo di "essere", cerchiamo la realizzazione di noi stessi come individui, come "persone" e cerchiamo attraverso vie cui diamo il valore di "assoluto", mentre "Assoluto" è solamente Dio.
Sto tentando di dire che avevamo un'armonia originaria insita in noi, avevamo, nel disegno di Dio per noi, un equilibrio che abbiamo perduto, il giusto rapporto fra noi, con le creature, con i doni di cui siamo stati dotati, e quindi con tutte le possibilità che ci sono offerte nella vita (trasformandole in idoli cui chiedere "vita" al nostro esistere). Ci siamo staccati da Dio, abbiamo detto "io sono, e sono senza di Lui" e per essere "liberi" siamo diventati schiavi.
Poiché solo Dio è Dio, solo Dio è l'Assoluto, noi, mettendo al suo posto noi stessi (e tutto ciò pensiamo ci sia utile allo scopo, anche la ragione, la cultura, la scienza ecc.) allora, come in origine, sempre, ogni giorno, ogni momento, noi siamo in realtà soli e nudi, così ci scopriamo alla fin fine, e, per rispondere alla tua domanda, non siamo in grado di essere sopra al creato, "signori", perché senza il rapporto con Dio (negato nella pratica anche se non nell'idea) noi strumentalizziamo le cose, le creature, le scoperte (senza nulla togliere al grande valore del contributo dato dalla scienza) cercando di "essere", e, staccati dalla vera Luce, ci affidiamo alla luce della nostra ragione che, da sola, non ci porta sempre al bene, tutt'altro; basta pensare alla bomba atomica e agli esperimenti che vanno a toccare la sacralità della vita.

Nel rapporto d'amore con Dio, ridatoci da Gesù Cristo con la sua incarnazione, morte e risurrezione, i doni che ci sono stati dati e che ogni giorno possono aumentare, svilupparsi, noi siamo illuminati e guidati dal suo Spirito ed ecco che tutto trova armonia, il giusto rapporto.
L'uomo è stato messo da Dio "signore" sul creato, ma questo significa avere l'umiltà e l'amore di governare, accudire, servire; tutto il contrario di strumentalizzare.

E così sono possibili la pace, la coesistenza pacifica e proficua nell'aiuto vicendevole, lo studio, la scoperta, il lavoro, il divulgare la conoscenza, gli affetti, la sessualità, il denaro, la diversità altrui, il sacrificio, le rinunce, anche la precarietà del vivere...

Ecco... io non credo di poter dire altro. Spero che ciò che ho scritto possa essere di aiuto. Così non fosse, Dem e tutti, vogliate scusarmi...

Un carissimo saluto [SM=x832000]

aurora




_________Aurora Ageno___________
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