| | | OFFLINE | | Post: 128 Post: 123 | Registrato il: 12/08/2008
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19/12/2008 07:45 | |
PROVERBI DEL LAZIO
Preghiamo il Padreterno, che l’estate sia estate e l’inverno inverno
Dal tetto in giù si vede, dal tetto in su occorre la fede
La barca della fede non affonda
Dio non aiuta i poeti e i dissoluti
Iddio non è trino, ma quattrino
Con Dio bisogna andarci col bemolle (in tono minore)
Il mondo lo regge Dio, ma la croce la porto io
Re per la nascita e papa per caso
Morto un papa se ne fa un altro
L’aiuto di un potente guarisce ogni male
Anche allegri, i potenti sono temibili
Chi entra papa nel conclave ne riesce cardinale (non viene eletto mai papa il cardinale che ne è sicuro)
Chi cambia nome o è diventato papa oppure è un farabutto
Chi non piscia in compagnia, o è ladro o è spia
Chi ha bocca succhia i seni delle donne
Col sugo del letto si popola il mondo
Il mondo d’oggi s’ingegna tanto che riesce a spacciare per balsamo di rose l’acqua dove ci si lavano il sedere
Se a questo mondo volete stare tranquilli, guardatevi dietro e non davanti
Quelli che dormono insieme la pensano uguale
Il cuore vecchio s’infiamma di più
Il gallo della sora Checca una ne lascia e un’altra ne becca
L’asino quando raglia ha appetito: l’uomo quando gira è innamorato; la donna quando canta vuole marito
Il pianto delle donne belle trova subito chi l’asciuga
La donna istruita è peggio della minestra salata
Il prato vuole l’acqua e la donna vuole l’amore
Amore e luna, se non crescono, calano.
L’amore sulle scale è come il brodo senza sale
Il sole cala dove c’è pendenza, l’amore torna dove c’è speranza
Nessuno è bastardo da parte di madre
Nessuno può morire come gli pare
Pazienza, vita mia, se adesso soffri; andrà per quando hai vissuto bene
Il tempo è peggio di una lima
Niente e fumo non fanno luce
Prepotenti e muli, a sei palmi di distanza
Compare, socio e nuora, ti sotterrano col naso di fuori
Mezzo di trasporto, pericolo di morte
Dopo le nozze, figli e botte
L’arte di prendere moglie è la più facile del mondo
Se ti vuoi rovinare, una donna ricca devi sposare
I soldi sono rotondi e rotolano
La mano che regala è al di sopra di quella che riceve
Chi campa d’invidia muore disperato
Chi cerca aiuto, al più trova consiglio
Quando il diavolo t’accarezza è segno che vuole l’anima
Quando la donna pensa, è pessimista
Quando il popolo fa la storia, anche il (principe) Doria perde la boria
Chi è avaro di soldi, è avaro di sentimenti
Chi vince e rigioca, è sicuro che perde
Quando il diavolo diventa vecchio si fa frate
Beata quella casa dove c’è un prete
Licenziosi nel parlare, retti nel fare
Roma è santa, ma il popolo è boia
Chi è svelto di lingua e non di mano, o la tiene a freno o se la taglia
Chi vuole che l’amicizia si mantenga, un regalino vada e un altro venga
A San Martino, mosto sul tavolo e liti del diavolo
San Lorenzo l’innocente, mille fuochi in cielo accende
San Giovanni non fa il furbo e non inganna (si dice quando si ripete un gioco annullato per errore o contestazione)
Se Dio non vuole, i santi non possono
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