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KAROL WOJTYLA - TUTTE LE POESIE e Prefazione

Ultimo Aggiornamento: 09/05/2011 11:33
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03/10/2008 14:44

CANTO DEL DIO NASCOSTO


I. RIVE PIENE DI SILENZIO



1.

Lontane rive di silenzio cominciano appena di là dalla soglia.
Non le sorvolerai come un uccello.
Devi fermarti a guardare sempre più in profondità
finché non riuscirai a distogliere l’anima dal fondo.

Là nessun verde sazierà la vista,
e gli occhi prigionieri non si libereranno.
Credevi che la vita ti nascondesse a quella Vita
chinata sugli abissi.

Ma da questa corrente – sappi – non c’è ritorno.
Avvolto dalla misteriosa bellezza dell’eternità!
Durare e durare. Non interrompere la fuga
delle ombre, durare solamente
in modo sempre più chiaro e più semplice.

Intanto sempre indietreggi davanti a Qualcuno che viene di là
chiudendo piano dietro a sé la porta della piccola stanza
e venendo smorza il passo
- e col silenzio colpisce quello che è più profondo.


2.

Ecco l’amico. Sempre ritorni con la mente
a quel mattino invernale.
da tanti anni ormai credevi, sapevi certamente
ma lo stupore non ti può lasciare.

Chino sopra la lampada, nel fascio di luce unita in alto,
senza alzare il viso perché sarebbe inutile –
ormai non sai se è là, là visto di lontano,
oppure qui, nel profondo degli occhi chiusi –

E’ là. Mentre qui non c’è soltanto tremore,
soltanto le parole del nulla ritrovate –
ah, ti rimane ancora un briciolo di questo stupore
che sarà tutto il contenuto dell’eternità.


3.

Finché tu accogli il mare nelle pupille aperte,
in sembianze di cerchi ondulati,
ti sembra che in te anneghino tutti gli abissi e i limiti –
ma ormai hai toccato l’onda con il piede,
mentre così ti sembrava:
era il Mare che stava dentro di me
spandendo intorno tanto silenzio tanta freschezza.

Annegare, annegare! Piegarsi e poi lentamente salire
senza sentire in quel riflusso i gradini
sui quali si è discesi di corsa tremando –
solo l’anima, l’anima dell’uomo immersa in una minuscola goccia,
l’anima rapita dalla corrente.


4.

Non così si presenta la forza vitale della luce.
Quando il mare rapidamente ti nasconde
e ti scioglie in abissi silenziosi
- la luce strappa bagliori verticali alle onde languide
e il mare piano finisce, affluisce un chiarore.

E allora, in ogni direzione, negli specchi lontani e vicini,
vedi la tua ombra.
Come ti nasconderai in questa Luce?
Sei troppo poco trasparente
e il chiarore alita dappertutto.

In quell’istante – guarda dentro di te. Ecco l’Amico
che è solo una scintilla, eppure è tutt’intera la Luce.
Accogliendo dentro di te quella scintilla
non scorgi altro,
e non senti di quale Amore sei avvolto.


5.

L’amore mi ha spiegato ogni cosa,
l’amore ha risolto tutto per me –
perciò ammiro questo Amore
dovunque Esso si trovi.

E poiché sono una distesa aperta al flusso silenzioso
che non ha nulla dell’onda tonante che non pioggia ai tronchi iridescenti
mi ha molto di un’onda quieta che scopre luce negli abissi
e alita questo chiarore su foglie non inargentate.

Perciò in quel silenzio io-foglia
liberata dal vento,
non mi curo più di alcuno dei giorni inabissati
perché so che tutti s’inabisseranno.








_________Aurora Ageno___________
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