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GOMORRA

Ultimo Aggiornamento: 14/06/2009 09:12
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14/06/2009 07:47


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GOMORRA - Roberto Saviano-
Siamo nel 2006 tra Napoli/Caserta...
-Il container dondolava mentre la gru lo spostava sulla nave-.
Invasione cinese alla conquista dei mercati commerciali...
Radiografia delle formiche sfuggenti alle maglie doganali...
Implosione della camorra...
Angelina Jolie e il vestito di raso bianco nella notte degli Oscar; l'autore Pasquale invece d'essere felice e d’aver voglia di cambiare è rabbioso da tagliarsi i "viveri"...
I morti tra bande dedite non solo allo spaccio è una piovra con tanti tentacoli, ma sfama la famiglia di chi cade sotto le altre mafie...
I ragazzi dodicenni sognano d'essere arruolati e già pronti al sacrificio, il motto che vige: scalare il potere velocemente per avere moto, macchine, donne, soldi, linee di negozi e soprattutto d'essere riveriti, per questo vale la pena di correre il rischio d'essere uccisi , facendosi l’augurio di ricevere una pallottola in testa per morire velocemente...
Da capire che con il fondamentalismo religioso, nei paesi più poveri, i poveri si fanno saltare in aria, ma godono un giorno da leone... e la famiglia è ricompensata con denaro...

- Anna dopo l'uccisione del marito negli anni 70, inizialmente sfrutta l’aureola, da guadagnarsi il titolo di “vedova nera della camorra” .
Non fu soltanto vendicatrice, approffittò del ritardo culturale dei boss camorristi, per l’impunità riservata alle donne. Costruì una sorta di matriarcato della camorra. Le donne, centro di potere e gli uomini braccia armate…-.
La sua vice Immacolata fu uccisa nel 2004 (era senza scorta). Il ritardo culturale fu colmato!
I Kalashinkov, la Russia e i satelliti lì svendeva, la camorra li comprò per sé, e intuì l’affare d’oro ( il diopotere/dioguerra, gioca per speculare imponendo il gioco, paga pantalone, s'arricchiscono i fornitori d’armi), sfrutta il filone internazionale anche con scambio di coca…
Il Cemento armato spazia anche fuori del territorio, acquisiscono immobili, azioni, cementifici, imprese edili, cave di sabbia, terreni x mondezza, usura, droga, un impero in continua espansione, gestito da manager killer, d’arrivare a quantificare il giro d’affari di tutti i gruppi italiani del malaffare (Vauro) superà il 50%...
-Per concludere: i boss non hanno avuto nessun tipo di remora a foderare di veleni i propri paesi, a lasciar marcire le loro terre che circoscrivono le proprie ville e i propri domini…
Il territorio è ingolfato di spazzatura, e sembra impossibile trovare soluzione-.

(Circa trent’anni fa con mia moglie Mary, andai a Nola, a trovare dei giovani finanzieri conosciuti ad Erba, poi ad Acerra dall’amico Vescovo Don A. Riboldi.
Mi ricordo l’olezzo e la visione di mucchi d’immondezza giacenti su terreni agricoli…)

Finale del libro:
- Avevo voglia di urlare, volevo gridare, volevo stracciarmi i polmoni, come Papillon, con tutta la forza dello stomaco, spaccandomi la trachea, con tutta la voce che la gola poteva ancora pompare: < Maledetti bastardi, sono ancora vivo!>.

Tiro le somme:
Roberto Saviano scrive Gomorra per l’AMORE verso il mondo in cui è nato, ma guardando alla Globalizzazione, la quale riproduce su scala macroscopica la stessa situazione per speculazione di casta, si può affermare che continuando così l’intera società non può sfuggire al suicidio...
Il giovane si ribella all’andazzo, si sfoga per prender fiato scrivendo: “Gomorra”, un urlo di speranza: salvare la Madre Terra,la Madre di tutti, non escludendo il proprio Dono, un pò di buon concime...

Dal libro colgo i due passi importanti del personaggio: Roberto Saviane

- Mi venne d’improvviso in mente l’odore mischiato di salsedine e polvere, di cemento e spazzatura. Un odore umido.
Mi ricordai di quando avevo dodici anni sulla spiaggia di Pinetamare. Mio padre venne nella mia stanza, mi ero appena svegliato. Forse di domenica: < Ti rendi conto che tuo cugino già sa sparare, e tu? Sei meno di lui?>
Mi portò al Villaggio Coppola, sul litorale domizio. La spiaggia era una miniera abbandonata di utensili divorati dalla salsedine e avvolti in croste di calce.
Mio padre passeggiava cercando i bersagli, preferiva le bottiglie. Mise le bottiglie sul tetto di una delle tante auto scheletro bruciate.
La B 92 Fs di mio padre me la ricordo ancora, era conosciuta come l’M9?
Mio padre mi mise in mano la Beretta, indicandomi come togliere la sicura, armare la pistola, stendere il braccio, chiudere l’occhio destro se il bersaglio era a sinistra e puntare.
.
Quando centrai finalmente il primo bersaglio della mia vita, provai una sensazione mista di orgoglio e senso di colpa.
Ero stato capace di sparare, finalmente ero capace. Nessuno poteva più farmi del male.
Mio padre s’allontanò verso la macchina, e di lì a poco ritorno con un pallone di cuoio con l’effige di Maradona. Il premio per la mira. Era soddisfatto! Facemmo la solita cantilena, il suo catechismo:
< Robbé, cos’è un uomo senza laurea e con la pistola?>
< Uno stronzo con la pistola!>.
< Bravo!
Cos’è un uomo con la laurea senza pistola?>
< Uno stronzo con la laurea...>
< Bravo!
Cos’è un uomo con la laurea e con la pistola?>
< Un uomo, papà!>


Mio padre davanti ad un ragazzo così giovane, lo caricò, lo portò all’ospedale e fu salvato.
La notte, i killer che non avevano centrato il bersaglio come si doveva, andarono a casa sua e lo picchiarono a sangue, e per almeno due mesi non si fece vedere in giro, per quattro non riusci a guardare in facccia nessuno. Mi fu raccontata tante volte la storia era come se ci fossi (abitavo con mia madre).

< Robbé, secondo te chi decide di fare il filosofo e chi il medico, secondo te chi dei due decide della vita di una persona?>
< Il medico!>.
< Bravo il medico. Perché puoi decidere della vita delle persone. Decidere. Salvarli o non salvarli. É’ così che si fa il bene, solo quando puoi fare. Se invece sei un fallito, un buffone, uno che non fa nulla. Allora puoi fare solo il bene, ma quello è volontariato, uno scarto di bene. Il bene vero è quando scegli di farlo perché puoi fare il male>.
Non rispondevo. Non riuscivo mai a capire cosa volesse realmente dimostrarmi.
Così mi sono laureato in filosofia per non decidere al posto di nessuno-.

Cari lettori:
la filosofia apre finestre sul mondo, la si conosce e si vive con la Riflente (riflessione/mente), per capire e migliorare la condizione umana, e se i preposti l'adoperassero estrapolerebbero da buoni chirurghi i tumori che ci portiamo addosso, il tutto rivisto analizzato in purezza Riflessiva, Riflettente intuitiva, Veritativa, Identificativa per ricostruire un tessuto sociale allo sfascio, alla merce di tarli, topi, vampiri, coccodrilli, leoni, elefanti...

Saviane vive a fatica in un ambiente non consone alla sua sensibilità, né si vende né si brucia e non fa fumo, apprende, sposa la Riflente, l’alito di vita che si realizza nella Polis, dove tutti partecipano dando il meglio in comunione, ma che può fare per realizzarsi per essere utile al suo paese? La scuola di filosofia gli torna utile, decide di scrivere “Gomorra”, denunciare la situazione incancrenita nei gangli della istituzione che fa solo del politichese, gattopardismo o loschi affari a danno dell’Umanità!

Roberto va contro corrente, disubbisce alle regole del lasciar perdere, di non interessarsi di fatti altrui, in lui c’è la filosofia della stradascuola, che insegna a ribellarsi alle regole dettate dalla riflessione speculativa a danno della comunità per interessi di pochi.

Robbé tramite il libro “Gomorra”, rompe la rete fognaria per far conoscere all’opinione pubblica (che crede di sapere ma non sà) in che acque limacciose si trova, e che non impegnandosi, tutti siamo correi dell’acqua inquinata che va al mare, centro di vita che sta esalando...

Roberto, nel suo attimo di vita nel cosmo, intende non deludere se stesso e di riflesso non delude il prossimo, cerca di rompere a suo modo la catena dell’omertà, che perpendicolarmente arriva nel gota del potere occulto, con un grido di Vita che alimenta il Lume della Storia o catena d’AMORE, da far invidia perfino a chi comanda nella torre d’avorio, gridando che l’avere non dà soddisfazione, Pace!
Gli urla di smetterla di divertirsi sfruttando gli schiavi moderni, e se si vuol guarire dalla sottile emicrania dell’invidia per mancanza d’AMORE, si smettà d’irrorare i mali di Pandora, ben sapendo che le conquiste sulla pelle dei propri simili sono da gambero, e chi ha il cuore indurito, può cambiarlo con uno di plastica, che ci guadagna...
Non faccia l’avaro, adoperi la Riflente si tolga il senso di colpa, di paura, d’ansia cominciando una nuova Vita non di piovra ma d’uomo!

Robertino corre i rischi per realizzarsi uomo, gira a testa alta non ha nulla da nascondere, affronta la realtà per dare una svolta al suo Paese, al suo ambiente nel segno di Socrate, il tafano che rompe, che fa il suo dovere nel modellare il futuro Umano!

Lorenzo Pontiggia
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Utente Gold
14/06/2009 09:12

Molto bravo!

Grazie Lorenzo!

Un carissimo saluto

aurora


_________Aurora Ageno___________
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