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LA VAGABONDA di Colette

Ultimo Aggiornamento: 09/08/2009 13:23
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09/08/2009 13:23

LA VAGABONDA di Colette
Romanzo -aggiungo bellissimo...-
(Traduzione di Carola Prosperi)

- Chi busserà alla porta del mio camerino... Lui che mi solleva quando affondo, e mi scuote, come un cane salvatore che, ogni volta, mi trafigge la pelle con i denti... Aspetterò che anche il resto del viso si sciolga in lacrime di fango.-

- Scrivere vuol dire lunga meditazione davanti al foglio bianco... mordicchiando la parola imperfetta... Versare rabbiosamente sul foglio tentatore tutta la sincerità in sé... gioco pericoloso e ingannevole...-

- E anche questa bizzarria, di sentirmi isolata, come: Brunilde disingannata, non teme più Sigfrido-

- Una lieve nebbia rosa filtra il sole, un sole appannato che si lascia baciare e dai prati sale un incenso tremolante e argentato che olezza di fungo.-

- No, no, di vero non c'è che la danza, la luce, la libertà, la musica... Di vero non c'è che ritmare il proprio pensiero e tradurlo in bei gesti.... Nei giorni di gaiezza, di allegria fisica, esclamo: “Per sempre”, sentendomi così candida, amputata di ciò che faceva di me una donna come le altre...-

- Quando so che non mi vede, l'osservo... la presenza di questo giovanotto in casa mia è assurda
come quella di un pianoforte in cucina... Egli non è qui, è lontano mille miglia! Ad ogni istante, voglio alzarmi e dirgli: “Perché siete qui? Andatevene!”
- Hamond: < Non amerete più nessuno?>
Mio Dio, forse è vero. E sarebbe più triste di ogni altra cosa... Quand'ero piccola, mi dicevano: “Lo sforzo porta con sé la ricompensa” ed io aspettavo davvero...-

- Non c'è quasi più spazio, quasi più aria tra i nostri due visi, e respiro bruscamente, come se stessi per annegare... Mi difendo, poiché egli mi assalta nel peggiore e migliori dei modi, mordendo un poco, baciando molto, con quell'aria affannata che mi fa alquanto paura... < Povero caro...non essere cattivo, non essere triste! Sì ti amo, ti amo, oh, ti amo... ma non voglio dirtelo....>
Tu lo sai : ché nelle tue mani si rifugiano le mie, accartocciate come due foglie sotto il gelo! Tu mi manchi, mio amato calore, mi manchi come il sole.
Mio amante diletto, ho bisogno che il tuo disordine risponda a quello di questa primavera che ha schiantato la terra e si strugge per la sua stessa fretta!...
Max, per tè, io Vagabonda, sarò sempre la più bella!-

Alla fine del romanzo: stupendo, scorrevole, consigliabile a tutti e che: la Verità non fa male è il male che fa male...

Lorenzo Pontiggia
il Poeta marylory
il Poeta
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