| | | OFFLINE | | Post: 128 Post: 123 | Registrato il: 12/08/2008
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20/12/2010 18:51 | |
GUILLAUME APOLLINAIRE
Se due cuori si sono intensamente amati
Resiste il loro amore al di là della morte.
Cogliamoli i ricordi che abbiamo seminati
La lontananza è nulla quando l'amore è forte.
EMILY DICKINSON
Cuore, tu ed io, stanotte,
Lo dimenticheremo!
Ti scorderai il calore che ti dette,
Io scorderò la luce!
E avvertimi, ti prego,
Quando sarà finito
Così potrò di nuovo cominciare!
Fa presto! Perché fino a quando indugi
Io lo ricordo ancora!
ANNA ANDREEVNA ACHMATOVA
Strinsi le mani sotto la veletta
oscura: "Oggi perché questo pallore?".
- Perché fino a stordirlo l'ho invasato
d'aspro dolore.
Come scordarlo? Lui uscì vacillando
e torceva la bocca per la pena.
Lo inseguii giù per le scale volando
fino al portone.
Ansimando gridai: "E' stato solo
uno scherzo quello che è stato. Sento
che morirò se vai". Disse in un ghigno:
"Non stare al vento".
GYULA JUHASZ
Così lontana lontana lontana
dove sta la gioia,
dove neanche più gli uccelli volano,
dove stremato arriva il desiderio,
lontana lontana
così lontana aspetta.
Un tempo, a primavera, o nella notte,
o nel mio mito, era amore
il suo nome; ieri (o cara)
era angoscia e dolore; oggi è ricordo,
e domani sarà
croce sulla mia tomba.
ANTONIO MACHADO
L'immagine di te su quell'altura
come m'appare!... E chiama il verde prato
la mia parola, e l'arida pianura,
la rupe grigia e il roseto sbocciato.
E al docile ricordo nera sale
la quercia sopra un picco, al fiume scende
il pioppo, al colle un pastore risale
ed un balcone di città risplende:
è il mio, il nostro. Non vedi? Lontana
la sierra di Moncayo bianca e rosa
verso Aragona... e della nube il fuoco
e nell'azzurro la stella, sua sposa.
E quel monte, oltre il Duero, di Santana
che nella sera silente si sfoca.
LORINC SZABO'
Sei sempre dappertutto, dove un tempo
io sapevo che c'eri, e ti vedevo, e t'amavo:
e sempre mi saluti con la strada e col bosco,
e la città e il villaggio, giorno e notte ti chiamano,
e la montagna autunnale e la neve
d'inverno, e le riviere e i sibili dei treni
e ovunque il mio lontano desiderio trepidi
da queste venticinque primavere
e dall'estate che è ancora infiammata
dalla follia che resiste.
Tu ci sei: dappertutto: una pioggia
di fiori spegne la mia vita, o mia
gioventù, mia freschezza, gioia mia:
e tutto e dappertutto mi aggredisce con te,
ma si leva dolente il mio lamento sempre:
che cosa sono questi dappertutto:
dappertutto non c'è.
JUAN RAMON JIMENEZ
Non ti ho tenuta più in me
di quanto tiene il fiume
l'albero della riva.
Io, passando, restavo
sempre nell'anima tua,
tu nell'anima mia sempre restavi,
non venivi mai via...
Bastava un povero vento, un cielo torvo
e tu sparivi dalla vita mia.
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