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| PdL | Utente Veteran | |
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 24/06/2010 07:40 | |
Che sia una buona giornata. Ciao Aurora
avusroom.blogspot.com/
giovedì 24 giugno 2010
Bel tempo, anche fresco, speriamo che duri.
Buondì a tutto il mondo, mi sento megalomane ma non posso farci nulla.
La coppia Giove E Giunone Oggi Filano D'Amore E d'Accordo Chiudono Ognuno Un Occhio Sull'altro. Veramente dato il loro daffare dovrebbero chiuderli tutti e due. Buon Per Noi Profittiamone
E' San Giovanni Battista, nato tre mesi dopo l'Annunciazione, il più eccelso dei profeti, anticipatore di Gesù il Cristo. Purtroppo finito male (mai eccedere nel rompere le scatole ai grandi) Festa Grande Romana, specie al quartiere San Giovanni. Montagne di Lumache e fiumi di Frascati attendono di essere consumati (=prediletto Da Dio)Auguri,Auguri
Nel 1937 Nasce Renzo Arbore, 1911 Manuel Fangio e Giancarlo Pajetta.
Pensiero di Gesualdo Bufalino: Dio Dammi la Forza di Vivere Visto Che Non Mi hai Dato la Forza Per Morire
Proverbio: Chi piu sa meno sa (già lo evidenziò Socrate, non so quanto modestamente).
Pillola Flash: Molti dei bambini nati dal duemila nei paesi occidentali hanno una aspettativa di vita cui cento anni ed anche più.
Acta Urbis: L'Unità d'Italia. La distruzione etnica di Roma. Dal 1870, quindi in epoca arcaica rispetto le situazioni etnografiche odierne, i leghisti incompetenti e irresponsabili del nord distrussero la composizione della popolazione romana. La Roma del Papa aveva poco più di duecentomila abitanti (220.000 ?), tipo una Brescia odierna, con una buona presenza di ebrei, di ecclesiastici, religiosi, poi, per la maggior parte, professionisti, artigiani, militari, gente comune, stranieri. Ebbene, a colpo micidiale si aprirono le porte dell'immigrazione ufficiale e clandestina degli extracomunitari del tempo, genti del profondo sud e profondo nord italico imparzialmente. In un veloce susseguirsi di numeri la popolazione salì di cento, duecento, cinquecento, settecento e così via di migliaia di nuovi arrivati. La popolazione originaria letteralmente sparì. Fiumi di militari, impiegati, mano d'opera qualificata e non, soprattutto non, avventurieri, profittatori e cento altre specialità positive e negative fecero la comparsa nella Capitale la quale, fra l'altro, aveva avuto una amministrazione pubblica ridottissima, visto il territorio di competenza, formata in buona parte da ecclesiastici o paraecclesiastici. Insomma in pieno ottocento, quando tutti vivevano ferreamente incollati nei loro paesi, e si facevano pure guerre per evitare non ci fossero scherzi espansivi, Roma vide quello che l'Italia vedrà dal duemila circa ad oggi. Questa incoscienza grava sui nuovi conquistatori, ai quali, ripeto e lo ripeterò, io chiederei i danni immensi materiali e morali per quanto combinato. L'unica soddisfazione l'avrò dagli anni 50 in poi con Torino invasa stavolta lei dai meridionali, Milano idem, così altre aree celtiche, come le definiscono, e ciò fino ad oggi , augurandomi che flussi incontrollabili e inarrestabili di neri, gialli, caffelatte e via si riversino ulteriormente in casa loro, sino a prevalerne. Ovvio che ciò accadrà anche da noi ma, per quanto ci riguarda, non ci sono più romani che si possano rammaricare e questa situazione noi l'abbiamo conosciuta in anticipo a partire dal 1870. [Modificato da florentia89 24/06/2010 07:46] |