25 Giugno 2010 Venerdì. Il mese inizia a preparare i bagagli.

Ultimo Aggiornamento: 25/06/2010 07:44

florentia89

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25/06/2010 00:00

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Un pensiero affettuoso a tutte. Ciao Aurora.

venerdì 25 giugno 2010
Bella giornata. Magari di un secondo ma le giornate cominciano a calare di luce
25/6/2010 Buondì a tutte - tutti. State in salute e tranquilli. Differentemente peggio per voi, il mondo seguirà a girare e delle nostre beghe nulla gli importa.

E' il giorno di GiornoVenere (Vener-dì) anche detta Afrodite come secondo nome italico e primo in Grecia. E' Sempre Più Desiderabile. E' Sempre Più Lontana ed E' Bene Sia Di Tutti e Nessuno .

E' San Massimo (nome dal significato Indubbio) IV-Vsecolo, amico di Ambrogio, Fondò Diocesi di Torino. Auguri

Ricorre(1183)la firmadella Pace fra Papato (Alessandro III) E l'imperatore Federico Barbarossa, che dovette fare pace anche con la Lega Lombarda.

Pensiero di Anselmo Bucci: L'avaro Non Ha Altri Vizi, il Casto Non Ha Altre Virtù.

Proverbio: Dove non c'è gelosia non c'è nemmeno l'amore.

Acta Urbis Sette: La nuova difesa di Roma.
Allora i Piemontesi-Lombardi-Veneti e aggregati sono a Roma. Finalmente potranno dimostrare cosa significhi legalità, giustizia, socialità, laicità, a quel popolo arretrato e papalino che non li considerava affatto. Così, per cominciare, istituirono tasse dirette sproporzioate alla capacità contributiva dei sottoposti (nel papato le entrate erano per lo più di tributi indiretti), istituirono un gravoso servizio militare (due-tre-quattro anni), sconosciuto ai Romani, requisirono ed espropriarono quanti più edifici e fondi potettero, compresa la residenza del Papa, il Quirinale, sciolsero conventi, monasteri, ordini religiosi, buttando fuori suore, frati, religiose e religiosi, reimmettendoli in una società che non riconoscevano più. Potrei proseguire ma smetto. Il bello poi fu che invece di affrontare i problemi della popolazione, per la maggior parte non certo benestante, destinarono cifre faraoniche per la costruzione attorno Roma di una fascia protettiva di diciotto forti e diciotto batterie. I primi ognuno con 800 e più soldati e 60-70 e più cannoni, le batterie con "soli" due-trecento addetti e "soli" venti-trenta cannoni. E di queste strutture ne realizzarono completamente ben venti, le altre rimasero in stato avanzamento lavori o progetto. Roma così venne chiusa a ferro e fuoco, peggio di Stalingrado, per difenderla da chi non si sa. I Francesi, fuori Napoleone III, se la dovevano vedere con la nuova repubblica, l'Austria si guardava bene dal muovere un dito, i borboni finis, non restavano che le anime dei pirati di un tempo e le zanzare dell'agro romano. Bene, in un secolo e più questi forti e batterie non sono serviti assolutamente a nulla, salvo il fucilarci qualche disperato.
Accanto ove oggi abito c'è ancora un forte (Ardeatino), grandissimo, abbandonato e mai utilizzato .
Ah! che menti giunsero per civilizzarci da Chambery, da Torino, da Milano, da Venezia e altri luoghi succubi e aggregati! Chi vuole legga in Sole che Sorgi l'inserto che ho dedicato ai forti romani (http://solechesorgi.forumfree.it/)