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- Il problema è che al Nord la gente è ancora divisa tra chi sa che Berlusconi è un mafioso e chi non lo sa ancora.-

Ultimo Aggiornamento: 24/01/2011 18:30
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24/01/2011 18:30

- Il problema è che al Nord la gente è ancora divisa tra chi sa che Berlusconi è un mafioso e chi non lo sa ancora.-

Umberto Magno – Leonardo Facco – Alberti Editore

Un cretino è un cretino. Due cretini sono due cretini. Diecimila cretini sono un partito politichese...
Franz Kafka.
Quando la menzogna è universale dire la verità diventa rivoluzionario.
George Orwell.
Il Patriottismo è l'ultimo rifugio dei mascalzoni.
Samuel Johnson.
Il bisogno fondamentale del parassita è quello di assicurarsi i legami con gli uomini per venir nutrito...
Ayn Rand.
- Vecchi e nuovi nemici della Lega dicono che Bossi è l'ultimo stalinista.
Daniele Vimercati.-

Per capire la storia sui generis, nulla più dell'incipit...
C'era una volta... un quarantenne di nome Umberto Bossi, nato a Soiano di Cassago Magnago (VA).
Una gioventù tribolata, da brigant la sua, alla perenne ricerca del proprio realizzarsi...
Che Bossi menta anche su ciò che non deve mentire... in un pamphlet di G. Miglio: Io, Bossi e la Lega.
La svolta della sua vita., Bossi, la deve a Bruno Salvadori, giornalista e politico iscritto all'Union Valdotaine che conobbe casualmente all'Università di Pavia. Bossi gli promise collaborazione.
Di lì a pochi mesi (Giugno del 1980), l'amico perse la vita in un incidente stradale.
Bossi aveva imparato che il politichese è il lavoro più redditizio.
Fondò il gruppo autonomista Unolpa... il primo embrione della Lega.
Il suo programma politico: “ Basta Roma, Basta tasse e padroni a casa nostra”, son pugni nello stomaco al potere politico italiano, che sottovalutò – per troppo tempo- il soffio senza sosta del “Vento del Nord”.
La svolta è stata l'improvvisa caduta del muro di Berlino... Il caso Chiesa preso con le mani nella marmellata, la Magistratura scoperchia la tangentopoli del nodo Natali, le monetine fanno scappare il ladro...

Per Bossi si aprono praterie di conquista, si sente re mida e chi gli ruba la scena vien allontanato, come l'ideologo Miglio a cui preferì come ministro delle riforme Francesco Speroni.
Tabladini, un fondatore della Lega nel bresciano, scrive < Son rimasti solo i rappresentanti di quel leccaculismo degli stenterelli, fatto di mediocri che sperano di migliorare il loro stato economico e sociale>.
Bossi ha la capacità di dire tutto e il contrario di tutto, mantenendo come messaggio politico nel sottofondo lo spauracchio del federalismo e la gente credeva nel credo del bossismo!
Bossi ha fatto di meglio: ha saputo dare speranza a milioni di persone e toglierla a migliaia di risparmiatori...
L'ex senatore M. Dolazza:.
Cacciari ex sindaco di Venezia, ha bollato come farsesco il federalismo proposto da Calderoli, di lasciare al centro ogni scelta fiscale....

Il 21 Dicembre 1994, nel corso di una tesissima seduta a Montecitorio, Bossi tolse la fiducia al “patto delle sardine”, governo di Silvio Berlusconi..
La verità per cui il capo decise di rompere con Berlusconi è che Silvio, la sirena, gli stava svuotando il partito...

G. Paglierini< Questo Federalismo delle chiacchiere sta iniziando a stancare e a sapere un po' di truffa agli elettori verdi>.
Nel Luglio del 2010, la Lega ha proposto la creazione degli ausiliari del fisco o ronde delle imposte, ovvero gruppetti di persone organizzate a livello comunale, da addestrare con l'aiuto della Finanza, per scovare gli evasori, i gestori di locali che non rilasciano scontrini o fatture.
Un aneddoto dell'ex ministro Comino: < Vista la poca fiducia di Bossi nei suoi uomini, un bel giorno chiese direttamente a G. Tremonti di mettergli nero su bianco un manuale di resistenza fiscale. Tremonti mi fermo dandomi un foglio da consegnare al segretario. L'aprii vidi che si trattava di una serie di proposte per attuare la resistenza fiscale. Lo consegnai...
Nel 2007, a Venezia, “Festa dei popoli padani” il capo, tuonò contro le tasse:
Punto uno: non sottoscrivere l'otto per mille a favore dello Stato... Lo Stato al posto di far beneficenza, questi soldi lì butta via.
Punto due: nel caso di tasse fino a undici euro, compresi sanzioni e interessi, lo Stato per legge non le recupera, quindi un autoriduzione di undici euro di ogni contribuente non verrà recuperata né sanzionata.

Punto tre: non adeguarsi agli studi di settore, come modificati dal governo Prodi, in caso di completo discostamento rispetto al proprio reddito.
Punto quattro: l'astensione ad ogni gioco di soldi... per non depauperare la famiglia ingrassando lo Stato...
Punto cinque: regioni ed enti locali grassi e Stato magro. Lo Stato non sanzione chi (sbagliando) in sede di dichiarazione dei redditi paga i propri tributi alle regioni o agli enti locali e non allo Stato.
… … … ...
Punto dieci: vademecum del cittadino: paghiamo montagne di tasse che non avremmo dovuto pagare per ignoranza o superficialità. Lo Stato ci frega già molti dei nostri soldi, facciamo almeno di non regalargliene altri...

Il 19 agosto 1998, il quotidiano di Bossi pose al magnate di Arcore una decina d'interrogativi per i quali si aspettava risposte:
Il 26-09- 1968, la sua Edilnord Sas acquistò dal conte Bonzi l'intera area dove lei, signor Berlusconi, edificherà Milano 2. Lei pagò il terreno 4.250 lire al metro, per un totale di oltre tre miliardi di lire.
Lei aveva 32 anni e nessun patrimonio familiare a disposizione...
Dopo l'acquisto, lei aprì un gigantesco cantiere edile, il cui costo arriverà a sfiorare i cinquecento milioni al giorno, che in quattro-cinque anni edificherà l'area abitativa di Milano
Tutto questo denaro chi gliel'ha dato?
Chi si nascondeva dietro le finanziarie di Lugano? Risponda.
Il 22 maggio 1974 la sua società Edilnord Centri Residenziali Sas compì un aumento di capitale che così arrivò a seicento milioni di lire (quattro miliardi e ottocento milioni di oggi.( Fonte Istat).
Il 22 luglio 1975 – un anno dopo - la medesima società eseguì un altro aumento di capitale passando a due Miliardi...
Questo è l'esempio di alcune delle tante e fortissime ricapitalizzazioni delle sue società, signor Berlusconi, vogliamo sapere da dove e da chi le sono pervenuti tali ingentissimi capitali in contanti.
Se lei non lo spiega, signor Berlusconi, si è autorizzati a ritenere che sia denaro di dubbia origine, denaro dall'orribile odore.

Il 2 febbraio 1973, lei, signor Berlusconi, fondò un'altra società: la Italcantieri Srl. Il 18 luglio 1975 questa sua piccola impresa diventò una Spa, con un aumento di capitale a cinquecento milioni. In seguito, quei 500 milioni diventeranno due miliardi, e lei farà in modo da emettere anche un prestito obbligazionario per altri due miliardi.
Trasformando in tre anni una sua società forte di un capitale di 20 milioni, l'Italcantieri Srl. In un colosso moltiplicando per cento il suo patrimonio. Come fu possibile signor Berlusconi? Risponda.

Il 15 settembre 1977 la sua società Edilnord Sas, cedette alla neocostituita Milano 2 Spa tutto il costruito più alcune aree ancora da edificare. Lo stesso giorno l'impresa Milano 2 Spa fu realtà.
Excursus storico: fu fondata a Roma, il 16 settembre del 74, al nome Immobiliare San Martino Spa,
capitale un milione di lire, amministrata da Marcello Dell'Utri. Il 15 settembre 1977, quel milione di lire salirà a cinquecento, il 19 luglio 1978 a due miliardi. Tutto questo denaro da dove arrivò? Lo spieghi!

Signor Berlusconi, il cuore del suo impero, la notissima Fininvest, lei sa bene che nacque in due tappe. Il 21 marzo 1975 a Roma lei diede vita alla Fininvest Srl, venti milioni di capitale, che l'11 novembre diventeranno 2 miliardi con il contestuale trasferimento della sede a Milano.
L'8 giugno 1978, ancora a Roma, lei fondò la Finanziaria di Investimento Srl, soliti venti milioni, amministrata da Umberto Previti, padre del noto Cesare. Il 30 giugno 1978, quei venti milioni diventeranno cinquanta, e il 7 dicembre diciotto miliardi (ottantuno miliardi di oggi).
Il 26 gennaio 1979 le due Fininvest si fonderanno. Questa gigantesca massa di capitali da dove arrivò, signor Berlusconi?

Signor Berlusconi, lei almeno una volta sostenne che le 22 Holding alla testa del suo impero societario vennero costituite da Umberto Previti per pagare meno tasse allo Stato.
Nessuno dubiterà mai più di queste sue affermazioni, quando lei spiegherà per quale ragione affidò consistenti quote delle suddette ventidue Holding alla società Par. Ma. Fid. Di Milano, la medesima società fiduciaria che nel medesimo periodo gestì il patrimonio di Antonio Virgilio, finanziere di Cosa nostra e grande riciclatore di soldi sporchi per conto di Alfredo e Giuseppe Bono, Salvatore Enea, Gaetano Fidanzati, Carmelo Gaeta e altri boss della mafia siciliana operanti a Milano.
Perché la Par.Ma.Fid.? Lo spieghi.

Signor Berlusconi, il nome dell'Immobiliare Romana Paltano... Ricorderà che nel 1974 la suddetta società, dodici milioni di capitale, fini sotto il suo controllo amministrata da Marcello Dell'Utri.
Fu proprio sui terreni posseduti da questa immobiliare che lei edificherà Milano 3. Ricorderà che nel 76 quel piccolo capitale di 12 milioni salirà a cinquecento e il 12 maggio 1977 a un miliardo.
Inoltre lei modificherà anche il nome a questa impresa, che diventerà la notissima Cantieri Riuniti Milanesi Spa. Spieghi chi le forni questa iniezione di soldi?

Signor Berlusconi, il 4 maggio 1977 a Roma fondò l'Immobiliare Idra col capitale di un milione.
Società che possiede beni immobiliari pregiatissimi in Sardegna, l'anno successivo – 1978 – aumentò il proprio capitale a novecento milioni di lire in contanti...
Lei da chi ebbe le stratosferiche somme che le permisero di far intestare all'immobiliare Idra la proprietà in Costa Smeralda - ville e terreni – il cui valore è da contarsi in decine di miliardi?
Dica la verità, signor Berlusconi. Sveli anche questo mistero impenetrabile.

Queste innocue domanducce campeggiavano sotto il titolo a caratteri cubitali:
BERLUSCONI, SEI UN MAFIOSO? RISPONDI!


Già nel mese di luglio dello stesso anno, su comparvero diversi articoli in cui si accostava Silvio Berlusconi alla mafia. Firmati Max Parisi, guarda caso, già nel 1996 diede alle stampe per l'Editoriale Nord (la casa editrice leghista) un libro intitolato “SOLDI SPORCHI AL NORD, in cui il tycoon di Arcore era uno dei protagonisti...
Facco, ( l'autore del libro), ricorda che in quegli anni tra i gadget più venduti ai banchetti della Lega c'era un cappuccio nero da massone con stampato dietro “tessera 1816” ovvero il numero che corrispondeva all'iscrizione del miliardario di Arcore alla Loggia di Licio Gelli.

Bossi, 12 settembre 1988: < Ci risponda. Da dove vengono i suoi soldi? Ce lo spieghi, il Cavaliere.
Dalle finanziarie delle mafia? Ci sono centomila giovani al Nord che sono morti a causa della droga>
< C'è differenza tra noi e lui. Peccato che lui sia un mafioso. Il problema è che al Nord la gente è ancora divisa tra chi sa che Berlusconi è un mafioso e chi non lo sa ancora.

Un mese dopo a Brescia: < La Fininvest ha qualcosa come trentotto Holding, di cui sedici occulte.
Furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano, la banca Rasini (dove lavorava suo padre), la banca di Cosa nostra a Milano>.

Silvio Berlusconi, tra il 1994 e il 1999, disse quanto segue:
< Bossi è la Wanna Marchi della politica. Mi viene il sospetto che voglia guidare il Polo delle parole in libertà>. < Bossi ha dei metodi da venditore di Piaget falsi. Solo dei “minus habens” potrebbero credere alle parole che dice di noi. Parla come un ubriaco da bar>. < Bossi è un uomo dalla personalità complessa e dalla mentalità dissociata>. < Bossi è un Giuda, traditore, ladro con scasso di voti, ricettatore, truffatore, doppia, tripla, quadrupla personalità. Un pataccaro>. < Quando mi accusa di perorismo, Bossi pensa alla birra Peroni. Ma ormai è un cadavere politico,
uno sfasciacarrozze.
Io non mi siederò mai più allo stesso tavolo con Bossi. É totalmente inaffidabile, un monumento di slealtà... Ho pronto il manifesto con Alberto da Giussano che regge una falce e un martello e la scritta: “ Per un'Italia comunista, vota Lega Nord”...

Morale: l'anno dopo, la Lega tornò al governo con Berlusconi, i problemi rimasero in piedi e la pressione fiscale non accenno a diminuire ( anzi tutto peggiorò a 360°,vedi il debito pubblico...).

Un libro di verità per ridere e piangere, ma soprattutto chi sa leggere deve dire basta a questa nefanda demagogia, politichese che si è instaurata lemme lemme dopo la dipartita di Alcide De Gasperi...
Il mio Richiamo è AMORE Sociale per il futuro dei figli, dei nostri figli, un impegno che vale la pena...

Lorenzo Pontiggia il Poeta marylory

...Aurora, non so dove postarlo da te...
grazie...
lorenzo
il Poeta
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