Caro Brock,
grazie per la tua domanda... Ti ringrazio perché la tua domanda, i tuoi interrogativi fanno parte del nostro vivere più profondo, e io mi pongo davanti a questi con immenso rispetto. Li riconosco come anche miei. Chi non si è posto questa domanda? Ma se Dio esiste,se Dio ci ama, come spiegare tante sofferenze, 'la' sofferenza?
Per dirti quello che sento in me, quello che vivo, devo fare una premessa: la sofferenza è la croce, ciascuno di noi ha la propria croce. Ma nella croce si incontra il volto dell'amore, dell'Amore.... Dio, Gesù Cristo che non l'ha rifiutata, ma vi è morto per noi, perché lo incontrassimo nelle nostre croci, nella sofferenza. Gesù Cristo che è risorto dalla morte per noi, per fare risorgere anche noi dalle nostre sofferenze, dalle nostre morti.
Si tratta di incontrare Dio... si tratta di poterlo riconoscere, lui, proprio lui, il suo immenso amore per noi, là, proprio dove nascono più forti i dubbi, più amari i rifiuti di lui. Occorre la luce della fede... la fede è dono di Dio, e la si può, la si deve chiedere, proprio quando più vorremmo negarlo... invece chiediamo la fede, chiediamo il Suo aiuto.....
Dio non è "fuori" della sofferenza, della nostra o di altri... Lui è "dentro" la sofferenza, qualunque essa sia. E' "dentro" è con noi.
Nel dolore, nella croce, con il suo aiuto, si può fare esperienza grandissima e profonda dell'amore di Dio per noi. Egli "è" con noi, con ciascuno di noi.
Sono certa che non ha voluto lui né la mia sofferenza, né la sofferenza di tanti poveri in tutto il mondo. Li ama immensamente e, straordinario e schoccante, Lui si fa incontrare nei poveri, nei rifiutati, negli infelici, nei sofferenti.
Gesù ha detto: Vi dirò: ho avuto fame e mi hai sfamato, ho avuto sete e mi hai dissetato, ero malato e mi hai curato..... Vieni alla mia destra.....
E anche: Ho avuto fame e non mi hai sfamato, ho avuto sete e non mi hai dato da bere, ero nudo e non mi hai vestito.... lontano da me, voi....
Ci sono persone che hanno saputo e sanno vedere Gesù Cristo così bene negli ultimi, nei sofferenti, da dedicare tutta la loro vita e tutto di sé stessi ai poveri, agli emarginati, agli ammalati, ai bisognosi. Per nominare una persona fra tutti: Madre Teresa di Calcutta. Lei vedeva Gesù in ogni persona che incontrava e in modo particolarissimo nei più poveri fra i poveri.
E quanti... quanti altri...!!
Io penso che i poveri ci siano perché noi possiamo 'imparare ad 'amare', a soccorrere, ad aiutare, a spenderci per gli altri... A scegliere l'amore e uscire dal nostro egoismo.
E' sull'amore che saremo interrogati quando ci troveremo di fronte a Lui a faccia a faccia, ce lo ha detto. Perché vi arriveremo, sai? Ci ha fatti, creati, tu e io e gli altri, per Lui, per essere felici. Certamente felici quando saremo con lui, perché quella è la nostra méta. Ma felici anche qui, anche nella sofferenza... perché certi del suo amore, perché insieme a Lui.
Non li ha voluti Dio i poveri... ma gli si unisce così intimamente da voler essere riconosciuto in loro. E in ogni persona che costituisce il nostro prossimo. Ma ci vuole lo spirito della fede, dell'Amore... lo Spirito che ha Dio e che ci regala, se gli apriamo il nostro animo. Se non ci barrichiamo nei nostri preconcetti, nell'orgoglio. A Dio ci si rivolge con umiltà.... E Lui è davvero pazzo d'amore per noi, sai... ma non ci forza mai. Se gli chiudiamo il cuore, lui non ci abbandona, ci sta sempre accanto e incessantemente ci parla, chiamandoci, in un modo oppure in un altro.
Vorrei invitarti a leggere la mia esprerienza personale, la testimonianza del mio incontro con l'amore di Dio nella sofferenza, se vuoi. Ti dò l'url, è qui, in questo forum:
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7242555
Ti saluto.... e grazie ancora.
aurora