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I PROVERBI D'ITALIA

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    I PROVERBI D'ITALIA


    PROVERBI ABRUZZESI


    Disse il Padreterno: mantenervi non mi costa niente,
    accontentarvi m’è impossibile

    In questo mondo, di giusto c’è soltanto la morte

    La vanga possiede l’ala d’oro

    Credevo che la zappa fosse una viola, e invece
    è la rovina della vita mia

    Quant’è bassa la terra!

    L’orto vuole l’uomo morto

    Poche capre e tanta vigna, l’una cosa è rogna
    e l’altra è tigna

    La roba che sta nella campagna
    è di Dio e di chi se la mangia

    E’ meglio sedersi sul fuoco
    che dare retta alla gente

    La gente è contenta del male e non del bene

    Chi nasce di marzo è mezzo pazzo

    Non s’arricchisce uno
    se non impazzisce un altro

    La sorte del castrato:
    nasce cornuto e muore scannato

    I figli sono come i capelli,
    più sono pochi e più li devi curare

    Chi ha tanti figli li sistema
    e chi ne ha uno lo rovina

    I figli si baciano quando dormono

    Marito e figli, come Dio te li dà te li pigli

    Quanto più si frega la schiena al gatto,
    più drizza la coda

    Quando il parente l’ha saputo,
    il vicino è già arrivato

    Quando piove ed esce il sole tutte le vecchie fanno l’amore;
    si rifanno le crocchette e si lisciano le tette

    Tu stai lì, io sto qua, tu non me la chiedi
    e io non te la dò

    Quella che è di pelo rosso:
    muori prima di conoscerla

    Moglie e fuoco vanno stuzzicati

    Chi ha la moglie bella sempre canta,
    chi ha pochi quattrini sempre conta

    Io mi risparmio mia moglie nel letto,
    e gli altri se la portano per le fratte

    Chi campa senza conti, muore senza canti

    Chi non ha buona memoria deve avere buone gambe

    Quando sei piccolo t’insegnano a parlare
    e quando sei grande ti fanno tacere

    Chi un mestiere non vuole imparare
    o sbirro o frate si deve fare

    Meglio saper dire che saper fare

    Chi non ha niente da fare si mette a pettinare il gatto

    Chi non dà retta al padre e alla madre
    fa una brutta fine

    In mezzo a un mucchio di pecore
    c’è sempre quella zoppa

    Se una pecora cade nel burrone
    tutte le altre le vanno dietro

    Lo vedi la gola quant’è stretta:
    s’inghiotte la casa e tutto il resto

    A una capra sola non manca mai fronda

    Quello che si fa di notte, di giorno si vede

    Chi caca sulla neve viene scoperto presto

    Chi sputa in cielo gli ricade in bocca

    Culo che non ha mai visto calzoni,
    per cent’anni si fa meraviglia

    Ogni straccio vuole andare al bucato





    _________Aurora Ageno___________
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    00 20/09/2008 08:41

    PROVERBI DELLA CALABRIA


    Orecchie aperte e bocca chiusa

    Mettiti un cece dentro le orecchie (per non udire)

    Nel buio, unici testimoni le stelle

    Quello che non sa è come quello che non vede

    Chi ti sta in casa o t’incorna o ti scorna

    Corna di sorelle, corna d’oro;
    corna di parenti, d’argento

    Chi è cornuto una volta lo è cento volte

    Chi si sposa è contento un giorno,
    chi ammazza il porco più di un anno

    Hai ammazzato il maiale e ti sei chiuso in casa,
    e degli amici ti sei dimenticato

    Ama l’amico con i vizi che ha

    Se vuoi invitare il tuo nemico,
    carne di capra e legna di fico

    L’avaro muore pieno di pidocchi

    L’invidia fa piangere come la cipolla

    Se l’invidia fosse come l’ernia
    tutti la mostrerebbero

    Uomo ingrato e cavolo fiorito: inutile perderci tempo

    L’uomo senza barba è un cattivo cristiano

    Pelo rosso, pelo cattivo

    La femmina è uno scaldino che si usa solo di sera

    Donne e denaro devono passare per una sola mano

    Sette sono i migliori bocconi: uva pesche e meloni;
    carne di capretto, tette di zitella, quaglia perniciaia
    e culo di lavandaia

    Triste chi dipende dall’amore:
    una volta nasce e cento muore

    L’amore da lontano è come acqua nel paniere

    Quando t’ha dato il cuore, la donna povera non ti può dare nient’altro

    Triste e infelice la donna sposata
    che vive con la suocera e la cognata

    Sfortunata la casa dove canta la gallina

    Purché maschio, anche un figlio duro di testa

    Figlia in fasce, prepara la dote

    Onore e piombo pesano allo stesso modo

    La testa di piombo e i piedi di paglia
    (pensa molto e agisci in fretta)

    Se il fosso è profondo, non fare il passo lungo

    Il topo prima fa la tana e dopo rosica

    La gallina fa l’uovo e al gallo gli brucia il culo

    Il lupo per compare e il cane sotto il mantello
    (persona malfidata)

    Il lupo che non sente le grida degli uomini
    poco si cura dei fischi degli uccelli

    Chi ha letto libri sa parlare

    Dammi un mestiere e non porzione di ricchezze

    Chi ha beni al sole e non se li piglia
    non trova confessore che l’assolva

    Chi ha la moglie bella sempre canta,
    chi ha denari in tasca sempre conta

    Se il prestito fosse una cosa buona
    tutti presterebbero la moglie

    Il risparmio è guadagno

    La troppa carità rompe la bisaccia

    Con padri e padroni, hai sempre torto e mai ragione

    Il pentolaio mette il manico dove vuole lui

    Chi serve a corte muore sulla paglia

    Chi è paziente è pezzente

    Vive di vento l’errante serpente
    e di speranza l’affamato cane

    Povera pecora che deve essere tosata

    Pecora nera e pecora bianca,
    chi muore muore e chi campa campa

    I nipoti, potali; e se tornano a germogliare,
    tornali a potare.

    Povertà e gravidanza non si possono nascondere

    Fatti buona fama e dormi

    L’oro guarisce la congiuntivite

    Vento di marzo, odore di primavera

    Fare la novena a san Pasquale (per prendere marito)

    Trovami un marito bianco rosso e saporito,
    trovamelo tale e quale a te, o san Pasquale






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    00 27/09/2008 09:02

    PROVERBI DELLA CAMPANIA


    Chi nasce, muore

    E’ vecchio chi muore per primo

    La malattia e la morte stanno dietro la porta

    Non sappiamo di quale morte dobbiamo morire

    Non sempre la campana suona per chi si pensa…

    Una cosa è parlare di morte, un’altra morire

    Tomba preparata, morte ritardata

    L’acqua vuole la pendenza e l’amore la speranza

    Litigi e paci, amori veri

    A tre cose non credere: stelle d’inverno,
    nuvole d’estate e lagrime di donna

    Fa prima la donna a trovare la scusa
    che il topo il buco

    La prima (moglie) poverella, la seconda reginella

    Meglio puttane che figli di puttane

    Figli piccoli, guai piccoli, figli grossi, guai grossi,
    figli sposati, guai raddoppiati

    Una brutta nottata e che ti nasca una femmina!

    Chi ha un porco solo lo alleva grasso,
    chi ha un figlio solo lo alleva fesso

    Il figlio muto, la mamma lo sente

    Meglio un marito mingherlino
    che un fratello imperatore

    I parenti sono come gli stivali,
    più sono stretti e più fanno male

    Il parente ti vuole vedere santo,
    ma ricco mai

    Di fronte al denaro pure mio padre
    diventa un parente infido

    Il denaro è la voce dell’uomo

    Impara a parlare e non a lavorare

    La parola migliore è quella che non si dice

    Se lo dico a te non lo so più io

    L’uomo troppo saputo
    diventa rompiballe e fesso

    Chi troppo parla è facile che sgarra

    La campana si riconosce dal suono
    e l’uomo dalla parola

    La lingua è senza osso ma rompe le ossa

    L’uomo (si prende) con la parola e il bue per le corna

    Don Giovanni, ce l’ha davanti e lo va trovando

    Chiedere non è peccato

    Tutti i peccati mortali sono femmine

    Quando è per vizio, non è peccato

    Andare in cerca di Cristo fra i lupini

    Se il matrimonio fosse una cosa buona i preti si sposerebbero

    Chi fa del bene lo paga con la vita

    La confidenza è madre della malcreanza

    Chi non rispetta il creatore non può rispettare la creatura

    La vita è come affacciarsi alla finestra

    Malanni e diabete, vita lunga

    Molte medicine, medico incapace

    Svoltato l’angolo, addio all’amico

    Chi sta lontano o è morto oppure ha sempre torto

    Chi piscia controvento si bagna

    Chi non ha occhi spesso crede che tutti lo guardino.
    Chi ha occhi, spesso si crede che nessuno lo vede.

    Fa più vittime il malocchio che le schioppettate

    Chi si profuma puzza

    Uno è il principio di un milione

    Risparmia la caramella per quando ti viene la tosse

    Chi si misura dura

    L’uomo non si misura a palmi

    Signore, non ti chiedo più bellezza
    ma solo un po’ d’altezza

    Fatti una buona fama e puoi spogliare le chiese

    Faccia tosta campò e faccia triste morì

    Solo lo zoppo ci rimise la coscia

    Uno si prende il quadro e l’altro il chiodo

    Io mangio le mele acerbe e a te allappano i denti

    Chi lavora mangia, chi non lavora mangia e beve

    Il ricco fa il marinaio, il povero il pescatore

    Al disgraziato viene pure la rogna

    Tutti i biscotti a chi non ha denti

    Disse zia Menichella: una grattatina fa sempre bene

    Anche la regina ebbe bisogno della vicina

    Il sogno, se non ha capo ha coda

    Ogni collo di bottiglia ha il tappo che la chiude





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    00 17/11/2008 11:01


    PROVERBI DELL’EMILIA


    Chi non se li gioca li spende male

    Quattrini e amicizia valgono più della giustizia

    L’arrosto che non ti spetta non importa se si brucia

    Pane di un giorno, moglie sposata da un mese e vino di un anno

    Se vuoi vivere in allegria, guarda avanti e non indietro

    Se trovo chi ha inventato il lavoro ne faccio un brodetto

    Un bel tacer non fu mai scritto

    Impara l’arte e mettila da parte

    Se non sbagliassero anche i sapienti non ci sarebbe posto per gl’ignoranti

    Nascere nobile è un caso e non una virtù, ma essere ignorante è colpa tua

    In casa propria, ci si scalda il culo e anche la coda

    Tocca sempre agli scalzi andare sulle spine

    Si lega la bocca ai sacchi, ma non alle teste di c****

    Dagli e dagli, la cipolla diventa un aglio (a forza di chiacchiere)

    Le parole sono come le ciliegie: cominci con una, ne vengono dieci

    La lingua maligna è peggio della gramigna

    Le bugie dette bene sono come le verità

    Tutte le bugie sono dispari

    La verità viene sempre a galla e la bugia è un fuoco velato

    Non c’è badile che non entri nel suo manico

    Non c’è pianta senza fiore, non c’è donna senza amore

    Cinque e cinque dieci: l’amore passa il guanto e l’acqua gli stivali; chi si vuol bene non si vuol male mai

    Quest’anno brufoloso, quest’altr’anno sposo

    Il matrimonio comincia sempre nel nome di Dio e finisce in quello del diavolo

    Figli piccoli, mal di testa; figli grandi, mal di cuore

    Le corna sono come i denti, che danno fastidio quando spuntano
    ma poi aiutano a mangiare

    Bel tempo, salute e quattrini non stancano mai

    Senza quattrini non si fanno ballare i burattini

    Chi non si fida non è fidato

    Fidati poco della gente e ancor meno del parente

    Meglio un morto in casa che un parente sulla porta

    Parenti serpenti, fratelli coltelli, sorelle aghi da tappezziere

    Rimini per navigare, Cesena per cantare, Forlì per ballare, Ravenna per mangiare, Lugo per imbrogliare, Faenza per lavorare e Imola per fare l’amore.

    Gallina piccolina sembra sempre una pulcina

    Il gallo, canta in cima al letamaio

    Ai cani magri gli corrono dietro le mosche

    Il cacciatore, quando si è servito della civetta, le torce il collo

    La discrezione è la madre degli asini

    Chi ha un bel naso ha un bel … caso

    Chi credesse a tutto quello che può sognare matto può diventare

    Fa il passo per quanto è lunga la gamba e il boccone per quanto è larga la bocca

    Carne che cresce mangia spesso

    La carne che cresce non sta mai ferma, quella che tramonta non sta mai zitta

    Togliere a un vecchio le sue abitudini è lo stesso che mandarlo al cimitero

    Il passo più duro è quello dell’uscio

    Chi perde l’onore, perde ogni cosa: chi perde la fede perde il resto

    Per San Martino volta e gira, tutti i cornuti vanno alla fiera





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    00 19/12/2008 07:45


    PROVERBI DEL LAZIO


    Preghiamo il Padreterno, che l’estate sia estate e l’inverno inverno

    Dal tetto in giù si vede, dal tetto in su occorre la fede

    La barca della fede non affonda

    Dio non aiuta i poeti e i dissoluti

    Iddio non è trino, ma quattrino

    Con Dio bisogna andarci col bemolle (in tono minore)

    Il mondo lo regge Dio, ma la croce la porto io

    Re per la nascita e papa per caso

    Morto un papa se ne fa un altro

    L’aiuto di un potente guarisce ogni male

    Anche allegri, i potenti sono temibili

    Chi entra papa nel conclave ne riesce cardinale (non viene eletto mai papa il cardinale che ne è sicuro)

    Chi cambia nome o è diventato papa oppure è un farabutto

    Chi non piscia in compagnia, o è ladro o è spia

    Chi ha bocca succhia i seni delle donne

    Col sugo del letto si popola il mondo

    Il mondo d’oggi s’ingegna tanto che riesce a spacciare per balsamo di rose l’acqua dove ci si lavano il sedere

    Se a questo mondo volete stare tranquilli, guardatevi dietro e non davanti

    Quelli che dormono insieme la pensano uguale

    Il cuore vecchio s’infiamma di più

    Il gallo della sora Checca una ne lascia e un’altra ne becca

    L’asino quando raglia ha appetito: l’uomo quando gira è innamorato; la donna quando canta vuole marito

    Il pianto delle donne belle trova subito chi l’asciuga

    La donna istruita è peggio della minestra salata

    Il prato vuole l’acqua e la donna vuole l’amore

    Amore e luna, se non crescono, calano.

    L’amore sulle scale è come il brodo senza sale

    Il sole cala dove c’è pendenza, l’amore torna dove c’è speranza

    Nessuno è bastardo da parte di madre

    Nessuno può morire come gli pare

    Pazienza, vita mia, se adesso soffri; andrà per quando hai vissuto bene

    Il tempo è peggio di una lima

    Niente e fumo non fanno luce


    Prepotenti e muli, a sei palmi di distanza

    Compare, socio e nuora, ti sotterrano col naso di fuori

    Mezzo di trasporto, pericolo di morte

    Dopo le nozze, figli e botte

    L’arte di prendere moglie è la più facile del mondo

    Se ti vuoi rovinare, una donna ricca devi sposare

    I soldi sono rotondi e rotolano

    La mano che regala è al di sopra di quella che riceve

    Chi campa d’invidia muore disperato

    Chi cerca aiuto, al più trova consiglio

    Quando il diavolo t’accarezza è segno che vuole l’anima

    Quando la donna pensa, è pessimista

    Quando il popolo fa la storia, anche il (principe) Doria perde la boria

    Chi è avaro di soldi, è avaro di sentimenti

    Chi vince e rigioca, è sicuro che perde

    Quando il diavolo diventa vecchio si fa frate

    Beata quella casa dove c’è un prete

    Licenziosi nel parlare, retti nel fare

    Roma è santa, ma il popolo è boia
    Chi è svelto di lingua e non di mano, o la tiene a freno o se la taglia

    Chi vuole che l’amicizia si mantenga, un regalino vada e un altro venga

    A San Martino, mosto sul tavolo e liti del diavolo

    San Lorenzo l’innocente, mille fuochi in cielo accende

    San Giovanni non fa il furbo e non inganna (si dice quando si ripete un gioco annullato per errore o contestazione)

    Se Dio non vuole, i santi non possono








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    PROVERBI DELLA LIGURIA


    Chi sta in mare naviga, chi sta a terra giudica


    Voto di marinaio presto si scorda, passato il
    fortunale niente più si ricorda


    Due capitani, navi contro gli scogli


    L’amore del marinaio dura un’ora,
    perché in ogni porto che arriva s’innamora


    Non fare come capitan Pesce
    che pisciava in mare per farlo crescere


    Non è il viaggio che conta, ma il porto


    Impara a navigar secondo il vento
    se in porto vuoi arrivare a salvamento


    Tre cose fanno l’uomo furbo:
    beghe, donna e porto


    Moglie di marinaio: né vedova né sposa


    Passato il monte di Portofino: addio moglie, son ragazzino


    Donna cavallo e barca sono di chi li cavalca


    Chi vuole fichi abbassi i rami, chi vuole le figlie
    carezzi le mamme


    Chi prende moglie per i denari, si pente più
    che per i suoi peccati


    L’amore nasce dall’utile


    Matrimonio e maccheroni, se non sono caldi non sono buoni


    Marito, malanni e guai non mancan mai


    Figli e soldi non son mai troppi


    La gioventù non conosce riposo


    Quando si è vecchi si perde ogni virtù:
    le gambe tremano e i calzoni cascan giù


    Febbraio il corto è peggio che un turco


    Signor Marchese, secondo le entrate bisogna far le spese


    A chi mi dà il pane faccio le moine


    Chi aspetta aiuto dai parenti, aspetta fin quando
    gli cascano i denti


    Chi veglia con la luna e dorme con il sole,
    non guadagna né roba né onore


    Chi ha buona fama ha sostanza


    Il galantuomo ha peloso il palmo della mano


    La salute senza soldi è una mezza malattia


    Frate Piglia sta in convento, frate Dà non sta mai dentro


    Tutto viene utile, perfino le unghie per pelare l’aglio


    Per fare un genovese ci vogliono quattro ebrei, per fare
    un chiavarese ce ne vogliono sei


    Senza disciplina non s’impara


    Vale più un pizzico di buon senso che tutto lo studio del mondo


    Per riconoscere un bugiardo, fagli dire la stessa cosa tre volte


    Se tutti i ladri avessero le corna, il mondo sarebbe un canneto


    Se tutti i matti portassero il berretto bianco,
    il mondo sembrerebbe un prato d’oche


    Se dici le tue ragioni agli sbirri, perdi tempo e niente ricavi


    Le disgrazie son sempre pronte, come i tavoli all’osteria


    La gloria di questo mondo
    è una botte senza fondo


    Non fare come il parroco delle Nasche
    che i calci in culo li prendeva per carezze


    Gli insulti sono come le foglie,
    chi le fa cadere se le ritrova addosso


    Se a Milano avessero un porto di Genova
    farebbero un orto


    Se a Genova avessero una pianura,
    di Milano farebbero un cimitero


    Genova prende e non rende


    E’ la congrega di sant’Andrea: passato
    l’entusiasmo è rimasta l’idea





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    PROVERBI DELLA LOMBARDIA


    Il denaro è il trampolino delle idee

    I soldi fanno cantare i ciechi

    Il denaro è il quinto elemento (aria, acqua, terra, fuoco)

    Chi rinuncia ai suoi beni prima di morire
    merita di essere accoppato con la mazza

    Soldi vinti al gioco durano poco

    Chi spera nel lotto, se è vestito si ritrova nudo

    Sempre togliere e mai mettere si svuotano tutti i cassetti

    Tutto torna utile, pure le unghie per pelare l'aglio

    Non far niente e far denari è il mestier dei protettori

    Non c'è piccola chiesa che non dia pane e vino

    Dice il porco dammi dammi,
    né mi contare mesi e anni

    Il villano regala un canarino per portarsi a casa un porcellino

    Il bene del padrone è come il vino del fiasco,
    la mattina è buono e la sera è guasto

    Il padrone è padrone perché se ha torto vuole aver ragione

    Chi si stende più del lenzuolo si scopre i piedi

    Chi carica troppo, perde la polvere e fa crepare lo schioppo (fucile)

    Prima di farti un amico, mangiaci insieme un carro di riso

    Se presti i soldi agli amici, perdi i soldi e ti fai nemici

    Amicizia riconciliata è minestra riscaldata che non vale una mescolata

    Il tuo nemico è quello dell'arte tua

    Cane vecchio non vuole moine

    La vecchiezza da ognuno è desiata
    e quando s'acquista viene odiata

    Se vuoi viver sano e lesto
    fatti vecchio un po' più presto

    Giovane ozioso, vecchio bisognoso

    Sotto le coperte non si conquista la gloria

    Voltare la schiena al soffitto è il paradiso del poveretto

    I ciabattini hanno sempre le scarpe rotte

    Signore, quando il mondo non mi vorrà più, eccomi qui da Te

    Ma va' a fischiare l'Aida!

    Purtroppo, le belle parole e poi i cattivi fatti
    ingannano tanto i savi quanto i matti

    Le parole non pagano tasse

    L'uomo per la parola e il bue per le corna

    L'amore e la diarrea chi non li prova non ci crede

    L'amore fa passare il tempo e passa il guanto

    Chi si vuol bene poco spazio prende

    Prima di sposarti cerca dove starti

    Il primo anno baci e abbracci
    il secondo pappe e fasce,
    il terz'anno a schiena voltata
    il quarto non t'avessi mai trovata

    Fortunata quella sposa che ha come primo figlio una bambina

    L'uomo senza moglie è un moscone senza capo né piedi

    Dietro mi contenta, davanti mi spaventa

    Tira più un pelo di ragazza che cento cavalli che trottano

    Trave in piedi e donna in piano tengono su il Duomo di Milano

    Donne, cani e baccalà sono buoni solo se pestati

    Il cuore della donna è come un melone,
    a chi ne dà una fetta e a chi un boccone

    Le donne se sono buone sono sceme

    Le donne hanno i capelli lunghi e i cervelli corti

    Amore di fratelli, amore di coltelli

    Il figlio buono del rosso ha buttato il padre nel fosso

    I milanesi sono tutti polentoni mangiatrippe e lasagnoni

    Sant'Ambrogio, così sia




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    PROVERBI DELLE MARCHE


    Non fare il male perché è peccato,
    non fare il bene perché è sprecato.


    Il morto dentro la fossa, il vivo alza la coscia.


    Chi pensa ai fatti degli altri e non ai propri, di tre malanni gliene toccano due.


    Chi mangia oggi e non pensa al domani,
    quand’è domani si mangia le mani.


    Chi mangia il dolce caca l’amaro.


    L’avaro non mangerebbe per non cacare.


    Quaranta mugnai, quaranta macellai e quaranta osti,
    sono centoventi ladri giusti giusti.


    La legna e il pane si possono rubare pure sull’altare.


    Quando la fame entra dalla porta, la paura scappa dalla finestra.


    L’oro di Bologna diventa nero per la vergogna.


    L’uovo dipinto a Pasqua, le parole quando ci vogliono.


    Puoi impedire al grano di spigare?
    Così alla gente di parlare.


    Il Signore adocchia adocchia,
    fa le persone e poi le accoppia.


    Chi piglia moglie piglia guai,
    chi non la prende, più che mai.


    Chi gioca al lotto e spera di vincere,
    si toglie gli stracci e si copre di cenci.


    Chi va a donne e non ha pratica,
    si allunga di gambe e sfina di viso.


    L’uomo sulla cinquantina,
    lascia la carne e imbocca la cantina.


    La donna di quarant’anni,
    buttala via con tutti i panni.


    La donna è come la castagna:
    di fuori bella e dentro con la magagna.


    Non toccare l’inchiostro che ti tinge,
    non ti fidare della donna che piange.


    Verga dritta e donna in piano
    regge Torino con tutta Milano.


    L’ha dettoli pittore e non si sbaglia:
    la donna piccolina è sempre bella.


    Le basse per i mariti, le alte per cogliere i fichi.


    Per San Marco, il grano fa il nodo e la vite fa l’arco.


    Ottobre è matto: nessuno sa com’è fatto.


    Femmina ridarella, o matta o puttanella.


    Quando uno non è né cieco né zoppo,
    è bello pure troppo.


    Di rosso, è buono solo il prosciutto.


    Picchia sul culetto adesso che è tenerello,
    perché quando è più duro niente più botte sul culo.


    I figli belli si allevano con gli straccetti.


    Dove c’è la madre con la figlia,
    non c’è nuora che resista.


    Il podestà di Senigallia,
    se non indovina sbaglia.


    Sbaglia il prete sull’altare
    e non può sbagliare il contadino nell’arare?


    Date da bere al prete, che il sagrestano ha sete.



    [Modificato da auroraageno 28/03/2009 16:18]

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    00 22/04/2009 18:56

    PROVERBI DEL PIEMONTE


    Chi ha il mestolo in mano rimescola come vuole

    Le brache di tela vanno sempre all'aria

    I soldi hanno la pece e s'attaccano alle dita

    Chi non sa simulare non sa regnare

    Le leggi di Torino durano dalla sera al mattino

    Chi non ruba non fa roba

    Carlo Quinto imperatore, prima mangiava lui e poi
    lasciava mangiare i servi suoi

    Soldi e titoli fanno un signorone;
    titoli senza soldi fanno un poverino

    Meglio testa d'anguilla che coda di storione

    A chi fa bene tocca un quartino,
    a chi fa male un boccale

    A chi nasce sfortunato gli piove sul culo anche da seduto

    Il male viene a libbre e va via a once

    La lingua non ha osso e fa guai grossi

    Guardatevi dal fulmine e dalla guerra
    e dai buchi che guardano a terra

    Le penne fanno l'uccello

    Figlie, preti e cavoli vanno trapiantati

    Meglio un cattivo accordo che una buona sentenza

    Non si può prendere la gallina per le poppe

    Fare come l'asino che porta il vino e beve l'acqua

    Furbo come Gribuglia che per non bagnarsi si nascondeva nel ruscello

    Chi passa il Po passa anche la Dora

    Chi affitta beni al vicino si aspetti liti sera e mattino

    Donne e cavalli non si prestano mai

    A volte a dar retta ai matti s'indovina

    Chi nasce bella nasce con la dote

    Ragazza baciata vale la metà

    Col marito vecchio la donna si conserva fresca e soda

    L'uomo è buono fin quando è dritto, la donna fin quando è molla

    Legna secca brucia meglio

    Brutto uso quando la rocca cerca il fuso

    La donna va tenuta sotto

    Un batocco non può servire per due campane

    L'amore fa ballare gli asini

    Amore e signoria non vogliono compagnia

    Legno dritto e donna stesa reggono mezzo Paese

    Suocera e nuora, tempesta di sotto e di sopra

    L'uomo senza moglie è un cavallo sernza briglie

    Amicizia rinnovata è una piaga mal saldata

    Lingue di Chieri e campane di Torino non hanno mai fine

    L'avaro spellerebbe una pulce per prenderle il grasso

    Un bugiardo si prende prima che uno zoppo

    Quando un cieco porta la bandiera, guai a chi gli va dietro

    Chi vuol sapere la verità chiami i bambini e gli ubriachi

    Santa Barbara e san Simone, liberami dal fulmine dalla pioggia e dal tuono

    La luna non si cura del latrato dei cani

    Un'ora di sole fa asciugare tanti bucati

    Cattiva lavandaia non trova mai la pietra buona

    Per la strada del poi-poi si va a casa del mai-mai

    Mai dire quattro finché non è nel sacco

    Torinese, falso e cortese; astigiano, largo di bocca e stretto di mano


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    PROVERBI DELLE PUGLIE


    Chi comanda non suda

    Chi ha troppo lardo lo mette anche nei ceci neri

    Chi studia mangia galline
    e chi non studia mangia lupini

    Peli peschi e peli mangi

    "Va bene", disse don Eleno quando vide la gatta, la figlia e la moglie gravide

    Quando il povero si cuoce i maccheroni, cade la fuliggine

    Il calzolaio batte (chiodi) e ribatte, e mai diventa ricco

    Il falegname si mangia i segni della croce che si fa

    Uno solo fu giusto e fu messo in croce

    Che tu possa finire in mano ai Turchi

    I mucchi sembrano Turchi e le spille sembrano spade

    Gli asini litigano e i barili si sfasciano

    Gli asini si legano con la cavezza e gli uomini con la parola

    Parola detta, in cielo sta scritta

    Quando parli, ti mettono l'arma in mano

    Il bue ha la lingua lunga lunga e non parla

    I muri non hanno orecchie e sentono

    Si può chiudere la bocca del forno ma non quella del mondo

    Una cosa uscita dai denti, la sanno più di cento

    Fa il bene che ti ritorna a casa

    Abbi fortuna e buttati a mare

    Per San Livardino le fave sono piene, se sono vuote san Livardino non è santo

    Dice la campana di Manfredonia: "Dammi che ti dò"

    Diceva nonno: "Nessun bene dura cent'anni"

    Dove togli e non rimetti, ogni cosa raschia il fondo

    Amore e gelosia vanno sempre in compagnia

    La simpatia è parente all'accidente (capita quando non l'aspetti)

    L'acqua vuole la pendenza e l'amore la speranza

    La donna che vale non muore mai povera

    Donne galline si perdono quando camminano

    Donne e asini devono passare per una sola mano

    La donna non sposa l'asino perché straccia le lenzuola

    Cento per finestra e una per reliquia (di donne)

    Chi per la dote la brutta si piglia,
    va per mietere grano e paglia si piglia

    Alle donne si deve muovere la sottana

    Culo di donna e naso di cane non sono mai caldi

    Tre cose non si possono nascondere: la tosse, la donna gravida e la barca rotta

    Un uccello di mare vale due uccelli di terra

    Cognata, faccia lavata; suocera e nuora, spine velenose

    La mamma alleva le figlie e la vicina le marita

    Tre (figli) sono belli a vedere; quattro, ospedale fatto

    Donne e bambini si baciano quando dormono

    Anche al vecchio prude il coperchio

    A Bari va il dritto e a Bari va lo storpio

    Villano dentro la carrozza, come una pecora cozza

    Per cantare l'uccello, per parlare il cervello

    Chi dice di voler morire, non vuole stendere i piedi

    Chi ti vede impiccato viene a tirarti i piedi

    Al migliore amico la migliore sassata

    La coscienza è come la calzetta: ora è larga e ora è stretta

    Fa più miracoli una botte di vino che una chiesa di santi



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    PROVERBI DELLA SARDEGNA


    Fino quando c'è l'anima in corpo, c'è speranza

    Nato il bambino, arriva la coperta

    Peccato di cui ci si pente non è più male

    Fa' il bene e non guardare a chi

    Solo quello che si dà ai poveri non è mai perduto

    Il povero, tutti i difetti li ha lui

    La povertà è più dolorosa della vecchiaia

    La vecchiaia è di per se stessa malattia

    Triste quella mensa dove non siede una barba bianca (vecchio)

    Chi compra la farina è cieco a un occhio, chi compra il pane a tutti e due

    Chi non ha ago non mangia lumaca

    A chi ha testa non manca cappello

    Quando duole la testa, tutte le membra soffrono

    Chi lava la testa all'asino perde la fatica e il sapone

    Le capre vanno di cima in cima, gli sbadigli di bocca in bocca

    Se vuoi restare sano, parla poco

    La maldicenza lascia una macchia che è sorella a quella dell'olio

    Sei avaro? Muori mendico

    L'avaro non entra in cielo

    Bambino precoce, appartiene al Cielo

    Donna baffuta, donna capricciosa

    Né cavalli a maggio, né donne alle feste

    Al cavallo malmenato il manto brilla

    Il cane dell'ortolano non mangia e non lascia mangiare

    Piccola è la formica, ma di esempio al fannullone

    Chi ha un figlio solo lo fa matto, chi ha un maiale solo lo fa grasso, e chi ha un cavallo solo lo fa capriccioso

    Figlio unico, o tutto cattivo o tutto buono

    Non c'è bella (donna) senza difetto, non c'è brutta senza grazia

    Moglie bella, marito cornuto

    Appena dimenticato (il morto), si maritano le vedove

    Ogni mal consigliato è un buon consigliere

    La beffa si ritorce più della maledizione

    Meglio terra senza pane che terra senza giustizia

    Giustizia che manca, giustizia di pallottola

    Meglio colpito da pallottola che da pazzia

    Non d'ogni legno si può fare un santo



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    PROVERBI DELLA SICILIA


    Amore è dentro e non ve ne accorgete;
    lo volete cacciare e non potete

    Amore è amaro ma ricrea il cuore;
    chi soffre per amore non sente dolore

    Amore, tutti dicono che è amaro
    e ognuno vuole provare se questo è vero

    Quando amore bussa alla porta
    non lo lasciare in mezzo alla strada

    Donna senza amore è rosa senza odore

    L'amore è simile al cetriolo:
    una punta è dolce e l'altra amara

    Gli uomini non si pesano a cantèri,
    ma si valutano a once e a peso d'oro

    Di giusta taglia e di giusta misura
    deve essere la donna per fare figura

    Donna che ti abbraccia e ti stringe,
    o t'ha ingannato o sta per ingannarti

    Bacia, bacia, boccuccia di miele:
    te sei puttana e io la moglie

    Chi ha la moglie bella sempre canta,
    chi ha pochi denari sempre conta

    Chi perde la moglie per giustizia, non si chiama cornuto

    Le corna della sorella sono corna d'oro,
    le corna della moglie sono corna vere

    Amico che m'hai dato la castagna,
    ora devi darmi il succo della vigna

    Quando si vuole aiutare un amico,
    si lascia bruciare la roba sul fuoco

    Quando l'amico non risponde a prima voce,
    è segno che il discorso non gli piace

    Non si dice una parola che non sia parte di un tutto
    (c'è sempre qualcosa di vero)

    Il dotto si riconosce dalle parole
    e le campane dal suono

    Servo d'altri si fa chi dice il segreto di quello che non sa

    Di quello che vedi, credi poco; di quello che senti, non credere niente

    Se non ti fidi, non sarai mai ingannato

    Fa quello che devi fare
    e i fatti degli altri non guardare

    Drizza le vele secondo il vento

    Chi frega grega, Dio perdona tutti

    Il pentimento lava il peccato

    Chi vedi sempre in processione o a messa,
    non è legno per fare crocefissi

    Chi spera nel monaco, spera di raccogliere il vento nella rete

    Quando vedi i monaci allunga il passo,
    e dei preti ascolta solo la messa

    Inutile che t'incipri e ti fai i ricci,
    il santo è di marmo e non suda

    Legno vecchio brucia meglio ma si consuma prima

    Chi va a letto con i bambini, la mattina si alza pisciato

    Sindaco giovane, paese rovinato

    "Tutto è buono" arricchisce una casa
    e "che vuoi che sia" rovina la casa

    Conserva che trovi, e seguita che vinci

    Raro il guadagno senza l'inganno

    Due sono i potenti: chi ha molto e chi non ha niente

    Mai nessuno si è mai vantato che caro non l'ha pagato

    Insulti: roba di canaglia, chi li tira se li piglia

    Pietra mossa non fa muschio

    Il Signore gioca pesante,
    ma è sempre padre misericordioso





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    00 11/11/2009 09:04

    PROVERBI DELLA TOSCANA


    L'amore e la fede dall'opre si vede

    Sapere aggiunge dolere

    Sa più un papa e un contadino che il papa solo

    La mattina è la madre de' mestieri e la notte de' pensieri

    I monti stanno fermi e le persone camminano

    Al canto l'uccello, al parlare il cervello

    Un gran proverbio caro al potere
    dice che l'essere sta nell'avere

    Un gran principe sempre have lunghe mani ed ira grave

    Quando la superbia galoppa la vergogna siede in groppa

    Fatti un buon nome e piscia a letto e' diranno che hai sudato

    Ad arca aperta il giusto pecca

    Pane di Prato vino di Pomino
    potta di Siena e cinci fiorentino

    Chi è segreto in ogni terra mette pace e leva la guerra

    Va' in piazza, vedi e odi
    torna a casa bevi e godi

    Un bel tacer non fu mai scritto

    Chi parla per udita aspetti la mentita

    Non si fa cosa sotto terra
    che non si sappia sopra terra

    E' meglio vin torbo che acqua chiara

    Volto di miele cuore di fiele

    Meglio un morto in casa che un Pisano all'uscio

    Non è superbia alla superbia uguale
    d'uom basso e vile che in alto stato sale

    Chi ha cervelliera di vetro non vada a battaglia di sassi

    Ricchezza non fa gentilezza

    Lo scherzo deve aver denti d'agnello e non di cane

    Quel che vien di ruffa raffa
    se ne va di buffa in baffa
    (La roba male acquistata se la porta il vento)

    Chi fa bene per paura niente vale e poco dura

    Ama chi t'ama e rispondi a chi ti chiama

    L'amore non è bello se non è stizzarello

    Amore e signoria non soffron compagnia

    Amor di donna e vin di fiasco,
    la sera è buono e la mattina è guasto

    Amore e tosse non si nascondono

    Ama' e 'un esse' riamato
    e come pulissi 'r culo senza aver cacato

    Ti venisse quel che vènse a Rosa:
    un cecchio sul culo eppò fu sposa

    Come uno piglia moglie,
    egli entra nel pensatoio

    Matta è la donna che nell'uomo crede,
    che ne' calzoni si porta la fede

    Dov'entra dote esce libertà

    Lagrime di donna, fontana di malizia

    Ogni cosa è di Dio fuorché le donne

    Siena di quattro cose piena
    di torri e di campane di chiese e di puttane

    I peli non pensano

    Non c'è erba che guarda in su
    che non abbia la sua virtù

    Quando tu senti cantar la cica
    piglia il fiasco e lascia star la fica

    Quando la barba fa bianchino
    lascia la donna e tienti al vino

    Non v'è sabato senza sole, non v'è donna senza amore,
    né domenica senza sapore, né vecchio senza dolore

    Un c'è puttana né ladrone che non abbia divozione

    Bacchettoni e colli torti,
    tutti il diavol se li porti

    Non lava abito santo anima lorda

    Consiglio di volpe, tribolo di gallina

    Col tempo e con la paglia si maturan le sorbe e la canaglia

    Chi lavora fa la gobba e chi ruba fa la robba

    Da giudice che prende
    Giustizia invan s'attende

    Co' huattrini e l'amicizia si va 'n culo alla giustizia

    Il male non istà sempre dove si posa, se non sopra i gobbi

    Agli zoppi pedate agli stinchi

    Il gioco il letto la donna e il fuoco
    non si contentan mai di poco

    Né in tavola né in letto si porta rispetto

    Letto e fuoco fanno l'uomo da poco

    Il letto caldo fa la minestra fredda

    Chi presto inossa presto in fossa

    Chi piglia medicina senza male,
    consuma l'interesse e il capitale

    Medico giovane fa la gobba al cimitero

    Doglia di donna morta dura fino alla porta

    Doloro di vedova, dolor di gomito

    Peggio è l'invidia dell'amico che l'insidia del nemico

    Corruccio di fratelli fa più che due flagelli

    Scanna i nemici e fotti i tuoi parenti

    Quando è alta la passione è bassa la ragione

    Non è mai gran gagliardia senza un ramo di pazzia

    La speranza è un sonno nella veglia

    I santi vecchi non fanno miracoli

    Lascia fare a Dio ch'è santo vecchio






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    00 11/11/2009 09:05

    PROVERBI DEL VENETO


    Il disperato è sempre castrato

    Al poveraccio non va mai bene: se muore la vacca, avanza il fieno,
    se la vacca scampa il fieno manca

    Disgraziati i poveretti, nascono senza corna e muoiono becchi

    Miralo ben, miralo tutto, l'uomo senza un quattrin quanto l'è brutto

    Quello che non si dà a Cristo, prima o dopo si dà al fisco

    Le ragioni dei poveretti sono piene di difetti

    Meglio non aver soldi che il culo a pezzi

    Meglio una bella donna sul paglione
    che le ricchezze di re Salomone

    Le quattro emme della donna: massaia in casa,
    matrona in strda, modesta in chiesa, matta a letto

    Donna nana, tutta tana

    Piccola al ballo, grande a cavallo

    Naso di cani, ginocchia di tedesche, culo di donna
    sono sempre freddi

    Tutti impazziamo per il buco da cui usciamo

    Dà più piacere un passerotto in seno che tre sulla siepe

    Tira più un pelo di donna che una gomena di barca,
    diceva san Paolo ai Corinti

    Le perle s'infilano, le rose si odorano,
    le Marie si baciano

    Bacio non fa buco, ma è scala per andar oltre

    L'amore è fatto come una nocciola:
    chi non la rompe non la può mangiare

    Piuttosto che nessuno (marito), magari Barbarossa

    Siamo donne e tanto basta, siamo tutte d'una pasta

    Alla fanciulla oziosa il diavolo le balla in corpo

    Una volta alla settimana è una cosa sana,
    una volta al dì, pensaci un po' tu

    Amore, merda e cenere sono tre cose tenere

    Il paese del matrimonio è molto strano:
    i forestieri vogliono andarci a stare e chi ci sta vuole emigrare

    Figliuoli e lenzuoli non sono mai troppi

    Quando si diventa vecchi si perde la virtù:
    la pancia si raggrinza, la chitarra non suona più

    Quando il diavolo diventa vecchio prende in mano il rosario

    San Giovanni Battista, lungo di corna e corto di vista

    Il santo nella sua città di rado è onorato

    Chi non rischia non prende (chi non risica non rosica)

    Il vino mette in fuga la vergogna

    L'onore è come il vento, scappa via da tutti i buchi

    Soldi e legnate vanno sempre contati

    Non c'è pentola che non trovi il suo coperchio

    Quando la bocca non mangia le tette non fanno latte

    Il testamento del Cavazza: chi da vivo lascia tutto
    merita d'essere ucciso a bastonate

    Ha un bel mentir chi viene da lontano

    Chi nasce la notte di san Giovanni
    non vede streghe e non sogna fantasmi





    I proverbi italiani
    a cura di Maria Pia Tosti Croce
    Edizioni CDE - 1990 - Milano


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    Fata ballerina
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    00 04/02/2010 21:12
    nonnina, non posso dire che tutti questi proverbi li conoscievo ma qualcuno sì!!!!!!!!!!!!!!!!!!! [SM=x831999]
    divertente l'idea di metterli!!!!!!!!!!! [SM=g7350]