4 Febbraio
Giuseppe Da Leonessa
Farsi tutto a tutti, a cura di Antonio Maria Sicari
Nacque a Leonessa, in provincia di Rieti, nel 1556, da una famiglia di mercanti, ma rimase orfano a tredici anni, e fu affidato a uno zio. A sedici anni decise di entrare tra i cappuccini di Spoleto, dove studiò per diventare sacerdote.
Si dedicò a un intenso apostolato tra la povera gente dell'Umbria, dell'Abruzzo e del Lazio.
Ma il sogno ardente del suo cuore di apostolo era quello di recarsi missionario a Costantinopoli che, da un secolo ormai, era diventata capitale dell’impero turco. Giuseppe sapeva che molti cristiani di quelle terre erano stati ridotti in schiavitù e voleva dedicarsi alla loro assistenza. Finalmente ottenne il permesso dal papa e partì per quella difficile missione. Ma si lasciò trascinare dall’entusiasmo oltre ogni limite: a Costantinopoli si mise addirittura a predicare per le strade e nelle moschee e penetrò perfino nascostamente nel palazzo del sultano Murad III. Voleva imitare il suo santo patrono san Francesco che, nel lontano 1219, non aveva temuto di annunziare il Vangelo al sultano Malik-el-Kamil.
Giudicato pazzo venne arrestato e duramente torturato. Alla fine fu espulso dal paese e costretto a ritornare in patria. Riprese allora con lena infaticabile l’apostolato di prima, intensificandolo oltre misura: predicava anche più volte al giorno; assisteva i carcerati e i condannati a morte; aiutava i poveri, gli infermi, e i pellegrini, che a lui ricorrevano.
Realizzò per loro piccoli ospedali e ricoveri di fortuna. Istituì dei “Monti di pietà” per combattere l’usura e dei “Monti frumentari”, dove i contadini potevano ottenere in prestito le sementi. E benché stremato dalle fatiche apostoliche, non smise mai di condurre un’intensa vita di preghiera e di dedicarsi a continue e dure penitenze. Nel 1952 papa Pio XII lo ha proclamato patrono delle missioni in Turchia.
_________Aurora Ageno___________