22 Febbraio
Mercoledì delle Ceneri
Ricordati che sei polvere!, a cura di Antonio Maria Sicari
Quest’anno la liturgia delle “Ceneri” sostituisce le celebrazioni festose per la “Cattedra di Pietro”. Sembrerebbe un contrasto stridente e, invece, l’accostamento permette una bella visione d’insieme del mistero cristiano. Ci viene, infatti, ricordato che, nella Chiesa, tutti gli avvenimenti e le circostanze della vita (la sofferenza e la gioia; la povertà e la grandezza, l’umiliazione e la gloria, il silenzio del Morente e la parola del Maestro) sono indicazioni che ci orientano verso l’unico meraviglioso accadimento che attendiamo senza paura: quando il nostro “piccolo nulla” (come lo chiamava s. Teresa del Bambino Gesù) si abbandonerà nelle braccia di Dio, per ricevere da Lui la grazia della Resurrezione e della Vita.
Del resto è bello ricordare che, alcuni decenni fa, durante la santa Messa per l’incoronazione di un nuovo pontefice, c’era un rito che dava da pensare. Prima che gli ponessero la tiara sul capo, davanti ai suoi occhi, uno stoppino acceso veniva spento, mentre il diacono diceva: “Così passa la gloria del mondo!”. E il pontefice s’inginocchiava umilmente per una breve meditazione. Così oggi, in questo Mercoledì delle ceneri, sul capo di papa Benedetto XVI come sul capo di ogni cristiano che si presenterà all’altare (anche del bambino condotto dai genitori), verrà compiuto lo stesso umile gesto e tutti ascolteremo la stessa ammonizione: “Ricordati che sei polvere e in polvere tornerai!”.
Ma non sarà un gesto di umiliazione: sarà un gesto di verità per poter cominciare tutti assieme, dallo stesso punto di partenza, l’itinerario quaresimale con semplicità e con speranza certa e indomabile.
_________Aurora Ageno___________