Poesie che ci parlano....

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auroraageno
00domenica 21 agosto 2011 19:23







(dono di Achille)


auroraageno
00martedì 30 agosto 2011 14:54







(dono di Massimo)


auroraageno
00venerdì 2 settembre 2011 09:39





Uomo libero,amerai sempre il mare!

Il mare è il tuo specchio:

contempli la tua anima

nel volgersi infinito dell'onda che rotola

e il tuo spirito è un abisso

altrettanto amaro.

C.Baudelaire





(dono di Giuliana)


auroraageno
00venerdì 2 settembre 2011 09:43




INNO ALL'AMICIZIA... Emily Bronte


L'Amore è simile alla rosa di macchia l'Amicizia assomiglia all'agrifoglio. L'agrifoglio è scuro quando la rosa sboccia, ma quale resterà più a lungo in fiore? A primavera è dolce la rosa selvatica e in estate con i suoi petali profuma l'aria, ma aspetta che presto torni l'inverno: chi allora potrà ancora chiamarla bella? Fin d'ora disprezza una corona di rose e rivestiti dello splendore dell'Agrifoglio: Quando dicembre appassirà il tuo volto


a ghirlanda di foglie sarà ancora verde.




(dono di Giuly)

auroraageno
00domenica 4 settembre 2011 20:41






Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.

~Kahlil Gibran ~








(dono di Lucia)

auroraageno
00mercoledì 7 settembre 2011 18:06





Ci sono due modi per sentire la solitudine:

sentirsi soli al mondo

o avvertire la solitudine del mondo.


EMIL CIORAN







(dono di Giuly)

auroraageno
00mercoledì 7 settembre 2011 18:09





E tutto insieme, tutte le voci,
tutte le mete, tutti i desideri,
tutti i dolori,
tutta la gioia,
tutto il bene e il male,
tutto insieme era il mondo.
Tutto insieme era il fiume del divenire,
era la musica della vita.

~ Hermann Hesse - Siddharta ~




(dono di Claudio)


auroraageno
00venerdì 9 settembre 2011 18:14





Io amo la semplicità che si accompagna con l’umiltà.

Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla pelle,

sentire gli odori delle cose,

catturarne l’anima.

Perché lì c’è verità,

lì c’è dolcezza,

lì c’è sensibilità,

lì c’è ancora amore.

-Alda Merini-





(dono di Lucia)

auroraageno
00domenica 11 settembre 2011 20:54











(dono di Massimo)


auroraageno
00domenica 11 settembre 2011 20:59





Buonanotte alle persone che mi aprono il cuore
buonanotte a chi me lo ha chiuso

buonanotte a chi mi ha aspettato
buonanotte a chi è corso via

buonanotte a chi ricordo sempre
buonanotte a chi mi ha dimenticato

buonanotte al mondo che ho visto
buonanotte a tutto quello mi è sconosciuto

buonanotte a questo posto
e a tutti i posti dove mai sarò...

buonanotte alle persone che sono con me
e a quelle che vorrebbero esserci.

buonanotte a voi
a quelli a cui ho detto "ti voglio bene"
a quelli che lo sentiranno
a quelli che mai ho avuto il coraggio di dirlo
a quelli che me l'hanno detto...

BUONANOTTE ♥




(dono di Claudio)


auroraageno
00domenica 18 settembre 2011 19:37





Bello amore sentirti vicino a me...
E' bello, amore, sentirti vicino a me nella notte,
invisibile nel tuo sogno, seriamente notturna,
mentr'io districo le mie preoccupazioni
come fossero reti confuse.

Assente il tuo cuore naviga pei sogni,
ma il tuo corpo così abbandonato respira
cercandomi senza vedermi, completando il mio sonno
come una pianta che si duplica nell'ombra.

Eretta, sarai un'altra che vivrà domani,
ma delle frontiere perdute nella notte,
di quest'essere e non essere in cui ci troviamo

qualcosa resta che ci avvicina nella luce della vita
come se il sigillo dell'ombra indicasse
col fuoco le sue segrete creature...

(Pablo Neruda)







(dono di Lucia)

auroraageno
00domenica 18 settembre 2011 19:39






(dono di Giuly)



auroraageno
00domenica 18 settembre 2011 19:40







(dono di Claudio)


auroraageno
00mercoledì 21 settembre 2011 21:46







(dono di Massimo)


auroraageno
00venerdì 23 settembre 2011 11:53






(dono di Lucia)



auroraageno
00sabato 24 settembre 2011 17:32








(dono di Claudio)


auroraageno
00mercoledì 28 settembre 2011 15:38







(dono di Giuly)


auroraageno
00mercoledì 28 settembre 2011 15:41







(dono di Achille)



auroraageno
00venerdì 30 settembre 2011 12:08







(dono di Lucia)


auroraageno
00sabato 8 ottobre 2011 17:45




Ho fame della tua bocca, della tua voce, del tuoi capelli
e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso,
non mi sostiene il pane, l'alba mi sconvolge,
cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.

Sono affamato del tuo riso che scorre,
delle tue mani color di furioso granaio,
ho fame della pallida pietra delle tue unghie,
voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.

Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,
il naso sovrano dell'aitante volto,
voglio mangiare l'ombra fugace delle tue ciglia

e affamato vado e vengo annusando il crepuscolo,
cercandoti, cercando il tuo cuore caldo
come un puma nella solitudine di Quitratúe.


Pablo Neruda







(dono di Lucia)

auroraageno
00domenica 9 ottobre 2011 20:43







La felicità forse

è solo un sogno...

ma che vita sarebbe la nostra

se non credessimo che i sogni

possono realizzarsi?

non è forse già il desiderio

che il sogno possa avverarsi

un briciolo di felicità che

ci spinge a tentare

la sua realizzazione?

è la speranza che rende vivo

e palpitante un cuore

e che lo rende impavido...

-Lucia-







(dono di Lucia)

auroraageno
00domenica 9 ottobre 2011 20:46







(dono di Achille)


auroraageno
00domenica 9 ottobre 2011 20:49




"Settembre, dolce come un fanciullo malato,
si stende pigro su la proda del fosso,
tra l'erba secca fiorita di pallido rosso,
a guardare nell'acqua, tristemente beato".

DIEGO VALERI, da "Settembre", Poesie








(dono di Claudio)


auroraageno
00domenica 9 ottobre 2011 20:51





(dono di Achille)


auroraageno
00lunedì 10 ottobre 2011 17:55






(dono di Claudio)


auroraageno
00domenica 16 ottobre 2011 16:21






FERMATI E RIFLETTI ...

Due donne si recarono da un
saggio, che aveva fama di essere un santo, per chiedere qualche
consiglio sulla vita spirituale.
Una pensava di essere una grande
peccatrice.
...Nei primi anni del suo matrimonio aveva
tradito la fiducia del marito.
Non riusciva a dimenticare quella
colpa, anche se poi si era sempre comportata in modo irreprensibile,
e continuava a torturarsi per il rimorso.
La seconda invece, che era sempre
vissuta nel rispetto delle leggi, si sentiva perfettamente innocente
e in pace con se stessa.

Il saggio si fece raccontare la vita di
tutte e due.
La prima raccontò tra le lacrime la
sua grossa colpa.

Diceva, singhiozzando, che per lei non
poteva esserci perdono, perché troppo
grande era il suo peccato.
La seconda disse che non aveva
particolari peccati da confessare.
Il sant’uomo si rivolse alla prima:

"Figliola, vai a cercare una
pietra, la più pesante e grossa che riesci a
sollevare e portamela qui!".
Poi, rivolto alla seconda:

"E tu, portami tante pietre quante
riesci a tenerne in grembo, ma che siano piccole!".
Le due donne si affrettarono a eseguire
l’ordine del saggio.

La prima tornò con una grossa pietra,
la seconda con un’enorme borsa piena di piccoli sassi.

Il saggio guardò le pietre e poi
disse:

"Ora dovete fare un’altra cosa:
riportate le pietre dove le avete prese, ma badate bene di rimettere
ognuna di esse nel posto esatto dove l’avete presa.
Poi tornate da
me".
Pazientemente, le due donne cercarono
di eseguire l’ordine del saggio.

La prima trovò facilmente il punto
dove aveva preso la pietrona e la rimise a posto.

La seconda invece girava invano,
cercando di ricordarsi dove aveva raccattato le piccole pietre della
sua borsa.

Era chiaramente un compito impossibile
e tornò mortificata dal saggio con tutte le sue pietre.
Il sant’uomo sorrise e disse:

"Succede la stessa cosa con i
peccati. Tu", disse rivolto alla prima donna, "hai
facilmente rimesso a posto la tua pietra perché sapevi dove l’avevi
presa: hai riconosciuto il tuo peccato, hai
ascoltato umilmente i rimproveri della tua coscienza,

e hai riparato grazie al tuo
pentimento.

Tu, invece", disse alla seconda,
"non sai dove hai preso tutte le tue pietre, come non hai saputo
accorgerti dei tuoi piccoli peccati.

Magari hai condannato le grosse colpe
degli altri e sei rimasta invischiata nelle tue, perché non hai
saputo vederle".

Sono proprio le piccole colpe, le
piccole mancanze, di solito trascurate,

che portano l'uomo a commettere errori
ben più gravi...










auroraageno
00giovedì 20 ottobre 2011 14:39





(dono di Emanuela)


auroraageno
00giovedì 10 novembre 2011 18:41






(dono di Achille)


auroraageno
00giovedì 10 novembre 2011 18:43






(dono di Massimo)


auroraageno
00domenica 13 novembre 2011 19:06






(dono di Micù)


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