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IL MESSAGGIO - Parole di luce - Il Vangelo commentato della Domenica

Ultimo Aggiornamento: 16/11/2012 09:41
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Noi, specialisti in facili parole. Ma Gesù non guarda al « si dice »


Domenica - SS. PIETRO E PAOLO

Testi liturgici:

Atti degli Apostoli, 12, 1-11
Seconda lettera di san Paolo a Timoteo 4, 6 - 8.17 - 18
Vangelo secondo Matteo 16, 13 - 19

Noi, specialisti in facili parole. Ma Gesù non guarda al « si dice »


La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo? La risposta è bellissima e sbagliata, bellissima e
incompleta: « Dicono che sei un profeta. Una creatura di fuoco e di luce, come Elia, come il
Battista. Dicono che sei voce di Dio e suo respiro ». Gesù non si sofferma oltre su ciò che pensa
la gente, sa bene che la verità non risiede nei sondaggi d'opinione. E prosegue: voi chi dite che
io sia? Anzi, la domanda è preceduta da un « ma »: voi invece, che cosa dite? Come se i dodici
fossero di un altro mondo, e le loro parole controcorrente; come se i discepoli non dovessero
mai omologarsi, né parlare per sentito dire; come se ogni discepolo dovesse ripetere: ci sono
due mondi, io sono dell'altro (C. Campo). Ma tu; tu, invece, chi dici che io sia? Perché le parole
più vere nascono sempre al singolare. Tu, con la tua mente, la tua forza, il tuo cuore, il tuo
peccato, tu cosa dici di Dio? Come dire chi tu sia, Signore? Sei il fuoco che mi divora. Sei il mio
ininterrotto rimorso. Sei la gioia mattinale del mondo. Ma sei anche la follia che mi guarda con
occhi muti per tutta questa notte che perdura sul mondo (Turoldo). Per la risposta non servono
libri o catechismi, ma ognuno che abbia inseguito, contestato, litigato con Dio; ognuno che abbia
una volta sola assaporato l'amore, o sia stato sfiorato dall'ala severa della morte, può dare
quella risposta che si costruisce con tutta la vita, che non è una formula: tu sei il Figlio di Dio.
Continuerà dicendo anche a me, come a Pietro: Beato te. Tu sei Pietro e su questa pietra
edificherò la mia chiesa. Pietro è la roccia nella misura in cui riesce a dire chi è Cristo, tesoro,
bene per tutta l'umanità, nella misura in cui ripete che Dio è amore, la sua casa è ogni uomo.
Questa è la fede-roccia, il primato di Pietro che edifica la chiesa, la nostra storia, la mia casa.
Come Pietro anch'io posso diventare roccia e chiave. Roccia che dà sicurezza, stabilità, senso
anche ad altri; chiave che apre le porte belle di Dio, la vita in pienezza, che è pace, gioia, luce,
energia, per sempre (Col 3, 15). Tu, chi dici che io sia? Ma dire non basta. La vita non è ciò che
si dice della vita, ma ciò che si vive della vita. E Gesù Cristo non è ciò che io dico di Lui ma ciò
che vivo di lui; ciò che vivo del suo crocifisso amore, di quella croce dove tutto è scritto in lettere
di amore e di dolore, le uniche che non ingannano.





_________Aurora Ageno___________
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