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IL MESSAGGIO - Parole di luce - Il Vangelo commentato della Domenica

Ultimo Aggiornamento: 16/11/2012 09:41
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20/07/2008 19:16

Dove teniamo fisso lo sguardo: sulla zizzania o sul buon grano?

XVI Domenica del Tempo Ordinario - Anno A

Testi Liturgici:

Dal libro della Sapienza 12, 13. 16-19
Dalla lettera di san Paolo ai Romani 8, 26-27
Vangelo secondo Matteo 13, 24-43


Dove teniamo fisso lo sguardo: sulla zizzania o sul buon grano?


C'è un campo nel cuore in cui intrecciano le loro radici, spesso inestricabili, il bene e il male:
nessuno è solo zizzania, nessuno puro grano. La parabola racconta due modi di leggere e
lavorare il cuore. Il primo è quello dei servi che fissano l'attenzione sulla zizzania: « Da dove
viene? Vuoi che andiamo a raccoglierla? » Il secondo è quello del padrone del campo che ha
invece gli occhi fissi al buon grano: « Non raccogliete la zizzania, per non sradicare anche il
grano: una sola spiga conta più di tutta la zizzania ».
Quale dei due sguardi è il nostro? Quello opaco e triste dei servi che vede il mondo e le persone
invasi dal male, che giudica con durezza manichea? Quello positivo e solare del signore che
intuisce, dovunque, spighe, pane e mietiture fiduciose, e che ha messo la sua forza nella
mitezza?
« Non strappate la zizzania ». Noi abbiamo sempre una violenta fretta di moralizzare e mettere a
posto. L'uomo infantile che è in noi grida: strappa via da te, e soprattutto intorno a te, ciò che è
puerile, fragile, difettoso. Il Signore del campo suggerisce: preoccupati del buon seme, ama i
tuoi germi di vita, custodisci ogni germoglio. Tu non sei le tue debolezze, ma le tue maturazioni;
l'uomo non coincide con i suoi peccati, ma con le potenzialità di bene.
Vero esame di coscienza è leggere la vita con quello sguardo divino che cerca non l'assenza di
difetti, illusione inutile e spesso mortifera, ma la fecondità come etica della vita. Impariamo a
vedere ciò che di vitale, di bello, di promettente Dio ha seminato in noi (non è orgoglio, ma
responsabilità), facciamo sì che porti frutto, che ogni granellino di senapa cresca con il dono di
attrarre e accogliere vite, che ogni pizzico di lievito abbia il tempo per sollevare e rialzare i
giorni inerti.
Facciamo nostra l'attività positiva, solare, vitale del Creatore che per vincere le tenebre
accende ogni giorno il suo mattino, per muovere la massa immobile vi nasconde il lievito.
Preoccupiamoci non della zizzania, dei difetti, delle debolezze, ma di avere un amore grande,
ideali forti, desideri positivi, una venerazione profonda per le forze di bontà, generosità e
coraggio che la mano viva di Dio semina in noi. Facciamo che esse erompano in tutta la loro
bellezza, in tutta la loro potenza, e vedremo le tenebre ritirarsi e la zizzania senza più terreno. E
tutto il nostro essere maturare nel sole.





(da Il foglietto di questa Domenica)


[Modificato da auroraageno 20/07/2008 19:20]

_________Aurora Ageno___________
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