- 1764 -
Il più dolce, il più sconsolato suono
il suono più sfrenato -
sono gli uccelli a farlo in primavera
al delizioso finire della notte -
là, sulla linea fra marzo ed aprile -
quel confine incantato
oltre il quale l'estate va esitando -
vicina, quasi troppo celestiale.
Ci fa pensare a tutti i nostri morti
che qui con noi vagarono -
divenuti crudelmente più cari
per la magia della separazione.
Ci fa pensare a quello che avevamo,
e a ciò che compiangiamo.
Quasi vorremmo che tutte quelle voci
di sirene svanissero lontano.
Un orecchio può spezzare un cuore,
lesto come una lancia.
Ah, se l'orecchio non avesse un cuore
così pericolosamente vicino...