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Pioggia di Vita, per chi crede e per chi non crede

Ultimo Aggiornamento: 11/01/2013 11:23
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29/11/2007 06:53

Dalle << Omelie sul vangelo di Matteo >> di san Giovanni Crisostomo, vescovo



Finché saremo agnelli, vinceremo e, anche se saremo circondati da numerosi
lupi, riusciremo a superarli. Ma se diventeremo lupi, saremo sconfitti, perché
saremo privi dell'aiuto del pastore. Egli non pasce lupi, ma agnelli. Per questo
se ne andrà e ti lascerà solo, perché gli impedisci di manifestare la sua potenza.
E' come se Cristo avesse detto: Non turbatevi per il fatto che, mandandovi fra i
lupi, io vi ordino di essere come agnelli e colombe. Avrei potuto dirvi il contrario
e risparmiarvi ogni sofferenza, impedirvi di essere esposti come agnelli ai lupi
e rendervi più forti dei leoni. Ma è necessario che avvenga così, poiché questo
vi rende più gloriosi e manifesta la mia potenza. La stessa cosa diceva a Paolo:
<< Ti basta la mia grazia, perché la mia potenza si manifesti pienamente nella
debolezza >> (2 Cor 12, 9). Sono io dunque che vi ho voluto così miti.
Per questo quando dice: << Vi mando come agnelli >> (Lc 10, 3), vuol far capire
che non devono abbattersi, perché sa bene che con la loro mansuetudine
saranno invincibili per tutti.
E volendo poi che i suoi discepoli agiscano spontaneamente, per non sembrare
che tutto derivi dalla grazia e non credere di essere premiati senza alcun motivo,
aggiunge: << Siate dunque prudenti come serpi e semplici come colombe >>
(Mt 10, 16). Ma cosa può fare la nostra prudenza, ci potrebbero obiettare, in
mezzo a tanti pericoli? Come potremo essere prudenti, quando siamo sbattuti da
tante tempeste? Cosa potrà fare un agnello con la prudenza quando viene
circondato da lupi feroci? Per quanto grande sia la semplicità di una colomba,
a che le gioverà quando sarà aggredita dagli avvoltoi? Certo, a quegli animali
non serve, ma a noi gioverà moltissimo.
E vediamo che genere di prudenza richieda: quella << del serpente >>. Come il
serpente abbandona tutto, anche il corpo, e non si oppone pur di risparmiare il
capo, così anche tu, pur di salvare la fede, abbandona tutto, i beni, il corpo e la
stessa vita.
La fede è come il capo e la radice. Conservando questa, anche se perderai tutto,
riconquisterai ogni cosa con maggiore abbondanza. Ecco perché non ordina di
essere solamente semplici o solamente prudenti, ma unisce queste due qualità,
in modo che diventino virtù. Esige la prudenza del serpente, perché tu non riceva
delle ferite mortali, e la semplicità della colomba, perché non ti vendichi di chi
ti ingiuria e non allontani con la vendetta coloro che ti tendono insidie. A nulla
giova la prudenza senza la semplicità.
Nessuno pensi che questi comandamenti non si possano praticare. Cristo
conosce meglio di ogni altro la natura delle cose. Sa bene che la violenza
non si arrende alla violenza, ma alla mansuetudine.



Responsorio:

Vi mando come pecore in mezzo ai lupi, dice il Signore. Siate prudenti come i
serpenti e semplici come le colombe.
Mentre avete la luce, credete nella luce, per diventare figli della luce.
Siate prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.




_________Aurora Ageno___________
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